Postepay ha indubbiamente cambiato abbastanza radicalmente la tipologia generale di uso della moneta elettronica nel nostro paese, anche in ambiti non strettamente relativi a quello della prima applicazione, in quanto nel 2003, anno di “esordio” della prima versione della Postepay, quella gialla (ancora oggi tra le più utilizzate), erano già piuttosto conosciute altre forme di strumenti che permettevano di pagare attraverso metodi “elettronici“, anche se Postepay è stata una delle prime prepagate a non essere correlate a conti veri e propri, riuscendo quindi a trovare una diffusione capillare. Ma pagare con la PostePay è sicuro?
Pagare con la PostePay è veramente sicuro? Ecco la verità
Decisamente si, anzi tendenzialmente si perchè come tutti questi strumenti digitali, anche Postepay ha gradualmente migliorato il proprio compendio di offerte e di sistemi di sicurezza in modo importante con l’affermazione sul web.
Ancora oggi infatti più del 30 % degli acquisti online in Italia sono effettuati con una variante di Postepay, che sfrutta il circuito Visa/Mastercard, uno dei fattori di questo grande successo, che però hanno reso per forza di cose il servizio “bersagliato” da tentativi di truffa in modo specifico nel contesto dei raggiri telematici.
Anche per stare al passo coi tempi e con la concorrenza sempre più radicata Postepay è divenuta una prepagata “moderna” munita dei tradizionali sistemi di sicurezza (come il CVC/CVV ossia il codice di verifica della carta presente sul retro, composto da 3 cifre), ma anche di altre forme, come l’autenticazione a due fattori.
Per poter utilizzare la Postepay online infatti da qualche anno è necessaria l’iscrizione presso il portale ufficiale di Poste Italiane per attivare questa tecnologia, concepita dietro direttiva europea PSD2 conosciuta come “Payment Service Directive 2”.
In buona sostanza ad ogni tentativo di pagamento bisogna “passare” dietro l’identificazione che può essere sia portata termine dando “l’ok” attraverso l’app Postepay oppure con un SMS identificativo.