Poche figure sono state così importanti e “decisive” sotto vari punti di vista come Dante Alighieri, definito il sommo poeta, scrittore e drammaturgo che grazie ad opere come la Divina Commedia, una delle più importanti della letteratura occidentale e mondiale, ha contribuito allo sviluppo della lingua italiana. Non a caso la figura di Dante, anche estetica, è indiscutibilmente legata al nostro paese ed altrettanto poco sorprendentemente si tratta della rappresentazione che è alla base dell’emissione da 2 euro.
Trova questi 2 euro con Dante e guadagni €1.750: ecco quali sono
La zecca e Poligrafico di stato infatti fin dall’adozione della valuta unica europea ha scelto proprio l’effige di profilo di Dante Alighieri. E’ infatti, non a caso, una delle indiscutibilmente più note monete comunitarie che è possibile trovare in Italia, anche se alcuni esemplari in particolari valgono decisamente di più rispetto al caratteristico valore da 2 euro
Anche per le monete comuni come questa, la valutazione collezionistica tende ad essere sensibilmente maggiore in vista di monete che fanno parte di tirature meno comuni e quindi più interessanti, se si trovano in condizioni adeguate.
Proprio il fattore conservazione risulta essere particolarmente importante per definire l’interesse collezionistico che può scaturire.
Un esemplare “recente” come del 2019 e 2020 se in stato perfetto di conservazione può valere infatti fino a 15 euro, in condizioni normali una di queste monete non vale più di 2-4 euro, ossia praticamente il valore nominale dell’emissione.
Alcuni esemplari, che presentano degli errori di conio rilevanti, come ad esempio alcune lettere, cifre nell’anno di coniatura o altri dettagli, sono considerabili dai più come maggiormente rari e degni di attenzione.
Un esemplare di moneta da 2 euro con Dante, senza data, simboli di zecca o firma è stata messa in vendita per una cifra non lontana dai 2000 euro.
Si tratta comunque di valutazioni aleatorie, in quanto stabilire la stima di un errore di conio raramente è semplice.