Canone Rai 2023, se hai questa età non pagare: ecco quale

Il Canone Rai costituisce qualcosa di mai realmente compreso come “normale” nell’immaginario comune, ossia mai realmente accettato, anche se esiste nelle formulazione addirittura da prima dello sviluppo effettivo della TV come  la conosciamo oggi. Il Canone non è in realtà neanche tale in quanto corrisponde ad una forma di imposta diffusa e radicalizzata all’interno del sistema statale, per foraggiare il servizio pubblico, ed anche se per molti economicamente non  risulta proibitiva (ammonta a 90 euro annui, dilazionati in rate da 10 euro l’una, per molti è una questione di principio “opporsi” al Canone Rai. Esistono però diverse forme di esenzioni, tra cui una legata all’età, che esentano completamente dalla  necessità di pagare il Canone Rai, ottenendo quindi una esenzione totale del pagamento di questa mai apprezzata imposta obbligatoria calcolata per il possesso di un televisore presso il proprio domicilio.

Canone Rai 2023, se hai questa età non pagare: ecco quale

Questo limite è di 75 anni, ossia tutti gli Over 75, a patto che il titolare non sia in possesso di un reddito che non superi gli 8000 euro annui, e che l’anziano non conviva con altri soggetti titolari di reddito proprio, oltre al coniuge (non fanno parte del calcolo eventuali figure come colf e badanti).

La richiesta può essere effettuata attraverso un modulo scaricabile presso il sito ufficiale predisposto dell’Agenzia delle Entrate, ma la pratica può essere anche effettuata attraverso un qualsiasi Caf / Patronato adibito al ruolo.

Una volta scaricato e stampato il modulo questo va compilato ed associato ad un documento di identità valido, prima di essere spedito tramite raccomandata all’indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino oppure tramite posta elettronica certificata, all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it.

Effettuando la domanda entro il 30 aprile 2023, si ottiene esonero per l’anno intero, mentre fino al 31 luglio 2023, l’esonero corrisponde ala secondo semestre dell’anno.