E meno male che le SimBox non erano sicure e che non piacevano a nessuno dei gestori concorrenti. Noi, su queste pagine, un po’ lo avevamo previsto. La distribuzione e la vendita di sim card e contratti, attraverso distributori automatici che andranno via via a sostituire i negozianti in carne e ossa, è una tendenza lanciata da Iliad ma che prima o poi contagerà tutte le compagnie. Non ci aspettavamo però che a copiare subito l’invenzione francese fosse forse il rivale più acerrimo: Fastweb. L’operatore, controllato da Swisscom e che nelle scorse settimane era stato protagonista delle cronache per un presunto tentativo di vendita a Wind Tre, sta iniziando a piazzare i propri distributori di sim. In tutto e per tutto, simili a quelli di Iliad.
Fastweb, quanta originalità. Per il momento le polemiche sulle presunte irregolarità delle “macchinette distribuisci sim” sembrano essersi chetate. Inizialmente la concorrenza, aveva provato ad attaccare il quarto operatore mobile Iliad anche sul fronte delle leggi e dei regolamenti, accusando il nuovo arrivato di utilizzare una tecnica di vendita non conforme alla Legge Pisanu.
Addirittura, qui ce ne siamo ampiamente occupati, erano state coinvolte figure politiche di spicco. Il PD aveva richiamato all’ordine il Ministro Salvini, chiedendo di fare luce su Iliad e infine era arrivata l’interrogazione parlamentare e i sospetti sollevati da Maurizio Gasparri.
Polemiche in parte, almeno secondo noi, fuori luogo e che hanno destato qualche sospetto su un tentativo di sleale concorrenza giocata più sul filo delle norme e dei cavilli che dei prezzi e dei servizi.
E dopo le polemiche, anche Fastweb adotta i distributori di sim
E così, l’anti Iliad originaria, ovvero Fastweb cede e cerca di adottare lo stesso metodo importato da Iliad e già sperimentato con successo in Francia. Distributori automatici di sim per contenere i costi e riuscire a servire il maggior numero possibile di consumatori.
Come è evidente, il funzionamento di questi distributori realizzati per Fastweb è assolutamente analogo a quello dei totem Iliad.
Una scopiazzatura? Anche se fosse, non sarebbe certo la prima volta che Fastweb imita fortemente Iliad. Già prima della partenza del quarto gestore mobile la controllata svizzera aveva lanciato la campagna #nientecomeprima fortemente ispirata (diciamo così) ai valori “iliadiani”. Massima trasparenza, totale chiarezza e zero costi aggiuntivi. Dopo anni di attività, Fastweb dallo scorso anno si è improvvisamente trasformata in un gestore limpido e senza macchia, in perfetta sintonia con i valori del nuovo arrivato made in France.
Ecco quindi che i box distribuisci sim altro non sembrano che l’ennesimo passo verso la costruzione di una copia, non troppo riuscita, della Rivoluzione Iliad.
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