Vodafone non ce la fa a smaltire il grande numero di richieste di portabilità in uscita. Per questa ragione, in questi giorni i clienti Vodafone intenzionati ad abbandonare il gestore, starebbero registrando ritardi. Nulla di ufficiale ma la notizia, ripresa poche ore fa anche dai nostri colleghi di UpGo.news sta facendo il giro del web.
Cosa sta succedendo? Vodafone sarebbe in questi giorni sommersa di richieste di portabilità verso altro operatore. Un numero ingestibile per la stessa compagnia e superiore a quanto, per legge, il gestore deve garantire ad Agcom.
In questi casi, la stessa Agcom chiude un occhio sui ritardi imponendo comunque all’operatore ad acconsentire, nel minor tempo possibile, alla richiesta proveniente dal gestore entrante.
Sono molti gli utenti che ci segnalano in queste ore tempistiche più lunghe per passare da Vodafone ad Iliad.
È facile pensare che gran parte delle richieste di portabilità in uscita giunte a Vodafone siano causate dalla forte concorrenza francese.
Ma come fanno notare gli amici di UpGo.news, è certamente forte la tentazione per i clienti con sim Vodafone di passare anche alla neonata Ho, brand low cost che consente l’utilizzo della medesima rete Vodafone ad un prezzo decisamente più vantaggioso.
Restano però le forti limitazioni in termini di prestazioni, che Vodafone ha imposto alla sua creatura Ho con l’esordio della discussa dicitura 4G Basic, introdotta per la prima volta con il piano tariffario da 7,99 euro, per questa ragione molto criticato dai nostri lettori.
Insomma, in un modo o nell’altro, con la concorrenza di Iliad o con quella cucinata in casa, Vodafone starebbe facendo fatica nel tenere chiusi i recinti della propria vasta base clienti.
Se l’effetto Iliad, come sembra, c’è ed è dirompente, lo vedremo ufficialmente nella prossima trimestrale Agcom quando sarà quantificato effettivamente il numero di clienti persi in favore di Iliad.
Possibile che Vodafone sceglierà di perseguire la stessa strategia di Tim che ha a sorpresa inserito i clienti di Kena Mobile all’interno del dato complessivo di Tim. Se così fosse, la perdita netta di Vodafone in numero assoluto sarà in parte attutita dalla presenza di Ho. Ma ciò che Vodafone vedrà crollare senza dubbio è l’arpu. Ovvero il dato più importante, non registrato da Agcom ma che rappresenta la spesa media di ciascun cliente, vero punto di forza, almeno fino ad ora, della compagnia telefonica inglese.
Un fenomeno già visto in Francia con lo sbarco di Free Mobile quando, non solo le compagnie videro la perdita assoluta di molti clienti ma anche l’erosione degli utili a causa proprio della spesa media per utente, costretta a scendere a causa dell’avvio della politica dei brand low cost e delle win back agguerrite.
La guerra dei prezzi, porta beneficio ai consumatori ma è un terreno pieno di insidie per i conti dei gestori che in Italia vivono da anni una condizione di quasi staticità.
E di questo terremoto, per causa diretta e indiretta, non possiamo far altro che ringraziare l’arrivo di Iliad.
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