Tra gli argomenti che più interessano agli italiani, ultimamente, ci sono i vari bonus in denaro che il Governo ha deciso di dare al fine di far fronte alle varie difficoltà economiche. Un interesse più che giustificato, se teniamo conto dei rialzi causati dall’inflazione e dalla situazione bellica attuale, che rendono difficile far quadrare i conti a fine mese. Effettivamente, durante l’anno scorso, abbiamo potuto giovare di un paio di premi una tantum, uno da 200 Euro a Luglio e l’altro di altri 150 a Novembre; il tutto, ovviamente, concesso solamente rientrando in determinati parametri. Al contrario di come molti potrebbero aspettarsi, inoltre, non tutti i pagamenti sono stati erogati, il che porta a tanti a credere, erroneamente di non averne diritto.
Qualche informazione in più
Tra le tante variabili, c’è il fatto che chi percepisce il RdC, questo bonus spetta una volta sola in relazione al nucleo familiare. Questo vale anche per chi ha in famiglia un parente che ha già ricevuto il bonus tramite altro mezzo, come, ad esempio, la pensione. È necessario, infine, che il diretto interessato abbia percepito il RdC negli stessi mesi in cui erano stati predisposti tali sostegni. A inizio anno, da parte dell’Inps, erano arrivate buone notizie; la nuova misura introdotta da Mario Draghi, al fine di sostenere le categorie che non avevano oltrepassato il limite di 35 mila Euro di reddito, è stata estesa ad un numero maggiore di beneficiari, come, ad esempio, i dottorandi di ricerca e gli assegnisti.
Il primo bonus (200€), infatti, era stato introdotto in favore dei lavoratori, disoccupati e pensionati con redditi inferiori a 35 mila Euro, con l’intenzione di aiutarli a fronteggiare l’aumento dei prezzi. Giorno 10 Agosto, poi, il Ministro del Lavoro firmò il decreto che definiva i criteri e le modalità per sostenere anche i lavoratori autonomi. Il Governo, di fatti, alla fine ha stanziato, complessivamente, 600 milioni di Euro, di cui 95,6 milioni solo per i professionisti. Successivamente, è stato introdotto il nuovo bonus da 150 Euro per i lavoratori autonomi e dipendenti, pensionati e invalidi con un reddito inferiore a 20 mila Euro lordi annui, destinati a circa 22 milioni di persone.
Ci teniamo a precisare, infine, che il tempo limite per presentare la domanda per il riconoscimento di questi bonus è scaduto, ad eccezione delle categorie con le quali l’Inps procede automaticamente, come i pensionati, i percettori del RdC e i dipendenti. Per tutti gli altri lavoratori come quelli a tempo determinato, gli intermittenti, i stagionali e gli impiegati nel mondo dello spettacolo, era necessario fornire la domanda entro e non oltre il 31 Gennaio 2023.