Il 2022 è stato indiscutibilmente legato al concetto dei rincari delle bollette, condizione che in maniera variabile, ha condizionato buona parte dei cittadini, da quelli in maggiori difficoltà economiche a quelli più facoltosi in senso assoluto, in quanto pagare le bollette corrisponde ad una forma di urgenza condivisa. Per questo motivo lo scorso anno è stato concepito una forma di calmierata di prezzi sulle bollette per i cittadini al di sotto di un termine di valore ISEE, denominato Bonus Bollette, confermato fino ai primi mesi del 2023 dal governo attuale. Ma cosa cambia ora?
Bonus bollette, cosa cambia con la proroga? “Attenzione”
Il bonus bollette resta una forma effettivamente attiva pur essendo stata sottoposta a modifiche sostanziali, resta almeno per molti versi simile a quella precedente. Il bonus bollette non è stato concepito nel corso del 2022, ma è stato piuttosto modificato da una forma precedente di agevolazione già presente in forma minore, dal governo Conte I e II, durante il periodo del Covid.
Dal 1° aprile infatti è stato prorogato fino al 30 giugno il bonus sociale, lo sconto sulle bollette di luce e gas per le famiglie con Isee fino a 15mila euro, compresa anche la soglia che prevede il mancato aumento delle bollette per famiglie numerose (con 4 o più figli) con l’ISEE aumentato a 30 mila euro.
Per averne adito è sufficiente non presentare alcuna richiesta ufficiale quanto piuttosto richiedere il proprio ISEE presso un qualsiasi Caf / Patronato oppure attraverso il portale INPS.
Se gli oneri di sistema sono stati riconfermati dopo il taglio fino a marzo 2023, per quanto riguarda le forniture di gas è stata applicata una forma di sconto sull’IVA su queste forniture al 5 % dal 1° aprile 2023 fino alla fine di giugno 2023.
Anche in questo caso il taglio non prevede una forma di richiesta effettiva, in quanto la “mossa” è concepita come generalizzata.