Simbolo della ricchezza inossidabile, l’oro ha in realtà attraversato periodi più o meno floridi nel corso degli ultimi secoli, pur mantenendo un ruolo estremamente efficace del punto di vista degli investimenti effettivi. L’oro, anche usato, è infatti considerato un bene affidabile, tecnicamente bene rifugio, in quanto determinato da un valore pur modificato da numerosi fattori, sempre poco portato a picchi importanti di valore. Ma quanto vale oggi?
Chi ha oro usato in casa si è arricchito: ecco quanto vale
Fin dall’antichità questo metallo nobile ha trovato applicazioni in praticamente ogni contesto, ed ancora oggi circa l’2/3 dell’oro prodotto viene destinato a contesti economici oppure legati allo sviluppo di oggetti di pregio, come i gioielli, ma è anche molto impiegato per quello di applicazioni specifiche.
Gode infatti di proprietà importanti dal punto di vista fisico e nell’ambito della duttilità nonchè della resistenza, godendo di un punto di fusione abbastanza alto. E’ inossidabile e può essere facilmente legato ad altre forme di metallo.
Con l’affermazione di altre risorse l’oro è stato affiancato da valori minori, pur restando molto importante sia per le applicazioni descritte ma anche perchè in praticamente ogni contesto questa risorsa ha trovato enorme affermazione.
Il 2023 si è aperto con una valutazione importante dell’oro economico, ossia quello considerato attivo nella finanza, con valutazioni sempre più vicine ai 2000 dollari per oncia troy (l’unità di misura preferita per metalli preziosi e gemme), che corrispondono più o meno a 60 euro al grammo. Ma quanto vale l’oro usato?
Con questa definizione si fa riferimento nella maggior parte dei casi alla variante a 18 carati, che indica una purezza del 75 %, essendo la forma maggiormente impiegata per i gioielli, e quindi risulta essere quella più venduta.
Il valore al grammo è anch’essa in aumento, ed è valutata al dettaglio circa 42 euro al grammo, quasi il 15 % rispetto ai termini di pochi mesi fa.