Oggi il libretto postale non viene più considerato come una forma di investimento, per colpa dei suoi interessi davvero ai minimi termini, per di più mortificati dalla tassazione. Ma un tempo non era affatto così: prima e dopo la seconda guerra mondiale il vecchio libretto postale era il modo più utilizzato per conservare e moltiplicare il denaro dato che le persone confidavano su un potenziale alto su un lunghissimo termine.
Questo ancora oggi genera parecchia speranza in tutti coloro che trovano un vecchio libretto postale: i nuovi portatori immaginano di essere diventati istantaneamente ricchi. Ma non è proprio così e in questo articolo proveremo a spiegarvi che cosa è cambiato in questi anni e cosa significhi oggi trovare un vecchio libretto.
Chi trova un vecchio libretto postale con una cifra depositata parecchi anni fa, spesso pensa subito di essere ricco e questo perché i libretti postali all’epoca avevano degli interessi rilevanti e i tanti anni di tempo dovrebbero aver rivalutato tutto il capitale, moltiplicandolo in maniera esponenziale.
Nel recente passato sono davvero molti i casi, pubblicati sulle cronache locali, di anziani pensionati o anche di eredi venuti alla disponibilità di un vecchio libretto postale in Lire, magari depositato tra gli anni ’40 e ’50 del XX secolo, quando esso rappresentava una forma di risparmio tra le più utilizzate dagli italiani.
Queste persone si sono trovate di fronte alla possibilità di intascare centinaia di migliaia di Euro, ma nel frattempo le varie leggi sono cambiate e servono lunghe cause legali contro le Poste Italiane per provare ad ottenere le proprie somme. L’attuale legislazione prevede infatti che un libretto postale non movimentato per dieci anni venga considerato dormiente e che la somma venga spostata in un apposito fondo gestito dalla Consap.
Se siete già a conoscenza che in famiglia esiste un libretto postale che da molto tempo non è più movimentato, informatevi tempestivamente perché la prossima scadenza per i libretti dormienti è ad ottobre 2023.