La storia del libretto postale italiano è indubbiamente tra le più interessanti in assoluto per quanto riguarda le varie forme di “risparmio postale”, gruppo di strumenti che oggi definisce l’intero compendio di prodotti finanziari delle Poste Italiane, tutti determinati dallo stato attraverso la Casa Depositi e prestiti.
Trova questo libretto postale, è il più raro in assoluto: ecco quale
Il libretto postale costituisce la più diversificata e diffusa forma di strumento di risparmio in Italia, sotto una forma “standardizzata” di buono postale, che presenta tra le principali caratteristiche quelle legate ad alcune dinamiche sicuramente vantaggiose.
Oggi il libretto delle Poste continua ad essere molto comune perchè è facile da utilizzare, non presenta costi veri e propri e può essere concepito sia nella forma tradizionale cartacea sia in quella digitale che è sempre più comune perchè può essere considerato simile per applicazione e gestione ad un qualsiasi conto bancario moderno, sotto vari aspetti. Presenta inoltre un codice IBAN e quindi può essere utilizzato anche per ricevere ogni forma di bonifico bancario, inclusi stipendi e pensioni.
La maggior parte dei libretti postali oramai “usurati” , ossia quelli in forma fisica, sono oramai indisponibili ed i non numerosissimi esemplari ancora rimasti sul mercato possono essere anche oggetti da collezione interessanti come dimostrato da una certa “richiesta” che fa capo ai libretti d’annata, in particolare quelli che sono stati aperti nella prima metà del Novecento.
Un libretto postale di questo periodo come quello in foto, che risale ai primi anni 20, se in ottimo stato è indubbiamente un “documento storico” di una certa rilevanza ma può anche valere più di 250 euro se presenta un ottimo stato e una condizione di conservazione notevole. La maggior parte di questi strumenti viene conservata spesso dai discendenti dei titolari ed è anche per questo motivo che è molto difficile da trovare.