Il Libretto postale è uno dei fondi di risparmio più usuali che c’erano anni fa. Nacque in favore delle Poste; queste, infatti, diedero la possibilità ai cittadini di depositare da loro una piccola somma di denaro in un conto risparmio, garantendo alle persone che, con il tempo, grazie agli interessi, queste sarebbero lievitate in cifre più importanti. In alcuni casi, c’è da riconoscerlo, si trattò di vere e proprie fortune. Nulla di diverso, ad esempio, dai numerosi prodotti per l’investimento che si possono fare oggi come ad esempio polizze o fondi pensione. Il funzionamento, inoltre, era molto semplice, e quando si inizio a rivelare effettivamente redditizio, moltissime persone furono indotte a puntare su questo tipo di prodotto.
Con il passare degli anni, poi, diversa gente riuscì ad accumulare delle vere e proprie fortune; è il caso, ad esempio, di due persone della provincia di Modena e Lecce che, a distanza di diversi anni, ritrovano questo libretto dimenticato in casa e si accorsero che la cifra era lievitata talmente tanto da superare i 300.000€! Una somma esorbitante, se considerate che il versamento avvenne con la vecchia valuta e che, quindi, in proporzione, sarebbe stata una vera e propria vincita alla lotteria!
Lo status del libretto postale
Ciò che non si aspettavano i titolari dei libretti, è che questi non fossero più idonei alla riscossione del denaro poichè inattivi da molto tempo. C’è da considerare, infatti, il fatto che, probabilmente, quei libretti fossero dimenticati da chissà quanti anni! Ne susseguirono diverse cause legali per stabilire chi fosse l’effettivo proprietario del denaro. Non siamo a conoscenza di come le vicende si siano ultimate poichè la notizia non sembra essere di dominio pubblico; quello che è certo, è che, in seguito a questi avvenimenti, le Poste decisero di etichettare con status “dormiente” tutti quei libretti che non registrano alcun movimento negli ultimi 10 anni o che hanno un saldo pari o inferiore a 100€.