Tra le piante ed i fiori più difficili da tenere in casa c’è sicuramente l’Orchidea, la bellissima pianta tropicale dai fiori scenici e colorati. Da diversi anni ormai anche in Italia siamo abbastanza ferrati su come trattare la pianta, anche se il nostro clima non sarebbe per niente idoneo a quello che questa desidera. Nel caso in cui non lo sappiate, infatti, questa è una pianta tropicale, dunque le condizioni migliori che può desiderare sono caldo ed umidità.
Uno degli errori più comuni ad ogni modo non riguarda solo le temperature, ma soprattutto il modo in cui si trattano le radici. Vi sarete sicuramente accorti, ad esempio, che questa pianta si trova spesso in un vaso in plastica trasparente, che le radici sono parecchio a vista e che il terriccio che troviamo non è lo stesso che accomuna molte altre piante.
Il terreno più adatto ad esempio è il bark, un composto fatto di corteccia misto ad un po’ di torba, e questo perchè semplicemente questa pianta non ama i ristagni d’acqua ed ha bisogno di un un terreno che drena i liquidi velocemente. La questione del vaso in plastica, invece, incredibilmente è quella meno apprezzata, in quanto l’errore più comune che facciamo quando arriviamo in casa è mettere l’orchidea in un vaso al chiuso; non c’è nulla di più sbagliato! La radici di questa pianta hanno bisogno di ricevere luce, dunque andando a coprirle non faremo altro che iniziare a scrivere un triste epilogo.
Anche l’irrigazione, poi, è molto importante, inoltre una delle peculiarità migliori di questa pianta è che proprio, grazie alle radici a vista, abbiamo la possibilità di notare quando questa ha bisogno di una bella annaffiata. Le radici, infatti, devono risultare gonfie e di un verde acceso, mentre quando le vedrete raggrinzite e di un verde argenteo, è chiaro che la vostra orchidea vi sta comunicando che ha una gran sete.
La concimazione ideale
Come tutte le altre piante, anche le orchidee gradiscono l’ausilio della concimazione, ma anche in questo caso tutto dipende dal periodo in cui ci troviamo e dal loro ciclo di vita. Se ad esempio le vostre orchidee sono in piena fioritura, sarà sufficiente aggiungere del concime ogni due settimane circa, mentre invece quando queste perdono tutti i fiori potrete tranquillamente smettere per un paio di mesi per poi ricominciare poco dopo: se la pianta gradisce la temperatura, la luce che percepisce, il terriccio e voi avrete ricominciato ad innaffiarle con maggiore abbondanza, nel giro di poco tempo noterete nuovi bulbi fioriferi che fanno capolino dalle “ascelle” tra le foglie; da lì, poi, inizierà un nuovo ciclo produttivo che durerà anche 6/7 mesi.