La pasta si mangia ormai in tutto il mondo ma è l’Italia il paese cin cui è più popolare. Per questo motivo ogni italiano ne mangia mediamente ben 23,5 kg l’anno. Di pasta se ne trova ad oggi di diversi formati e misure e si serve con una moltitudine di condimenti differenti e gustosi. Persino i valori nutrizionali cambiano a secondo del tipo che si porta a tavola anche se in genere viene cotta nell’acqua bollente e poi condita con delle salse o sughi vari.
La pasta è sicuramente la regina della dieta mediterranea ed è molto difficile risalire al luogo geografico in cui è nata. Da tempo però, viene segnalata la presenza di insetti nelle confezioni di pasta che troviamo al supermercato. Si tratta di veri e propri vermi che fanno ribrezzo solo a vederli e, anche e se non rappresentano un male per la nostra salute, per chi se li ritrova nel piatto è certamente una esperienza davvero non molto bella.
Più precisamente essi sono dei parassiti dei cereali che a loro tempo hanno depositato le uova e poi dentro la confezione di pasta hanno trovato le condizioni ideali per venire fuori le larve. Questi insetti hanno un nome ben preciso: Tenebrio molitor ovvero piccolissimi coleottori le cui femmine possono deporre fino ad oltre 500 uova in un brevissimo tempo.
Il Tenebrio molitor è una larva che essiccata è stata perfino inserita dall’Unione Europea ed è quindi tra i nuovi alimenti che può mangiare l’uomo. Dal 22 giugno del 2021, infatti, molti dei nostri cibi come biscotti e pasta possono contenere questa larva anche se si possono trovare delle farfalline. Si tratta di insetti chiamati tarme della farina che sono veri e propri piccoli lepidotteri conosciuti come tignole.
A tal proposito però, prima di acquistare un pacco di pasta è bene fare attenzione alla confezione perché se è di plastica bisogna osservare se ci sono delle tracce nel pacco di pasta in quanto, in questo caso, vi sono dei vermi.