La primavera è ormai alle porte, sta per arrivare il momento più sognato durante il lungo inverno: poterci finalmente godere il nostro giardino. D’altro canto, però, affinché il nostro manto erboso possa riceverci in tutto il suo splendore, risulta fondamentale effettuare una manutenzione, in particolare la concimazione. Ma perché bisogna concimare il prato? La risposta a questa domanda è che si tratta di un’operazione fondamentale per apportare i giusti nutrimenti alla terra, e di conseguenza alle piante per crescere nel modo migliore. Proprio come avviene per i fiori e gli alberi da frutto, anche il prato non può vivere di sola acqua, ma necessita di sostanze nutritive che lo fanno crescere sano e bello. Alcuni di questi elementi sono già presenti nel terreno, altri invece tendono a scarseggiare soprattutto per via dell’intervento umano.
Quale concime è più adatto?
Nello specifico, dopo aver tagliato il nostro prato, al fine di mantenerlo ben curato e in ordine, inconsciamente, preleviamo e rimuoviamo materia organica. Un tipo di intervento atto a rimediare a questo problema è il mulching, cioè una particolare concimazione che consiste nel non rimuovere l’erba falciata dal nostro prato, ma lasciarla lì fino alla sua decomposizione così da diventare nutrimento per il terreno. Tra le funzioni principali della concimazione troviamo l’effetto rinvigorente, per rinforzare le piantine del nostro tappeto erboso e facilitare la radicazione, il reperimento dell’acqua e la resistenza allo stress dato dal calpestìo o eventuali malattie e avversità meteorologiche.
Gli elementi principali che stanno alla base di ogni concime sono l’azoto (N), il fosforo (P) e il potassio (K), che insieme formano il concime NPK. Le diverse varianti esistenti del concime per prato che si trovano attualmente in commercio, inoltre, si differenziano in base alla quantità di ciascun elemento contenuto. L’azione dell’azoto stimola la vegetazione, quindi risulta fondamentale per la crescita, il fosforo invece è importante per la fotosintesi e per le radici, mentre il potassio aumenta la resistenza dei tessuti vegetali. Per un ottimo concime per il prato, dunque, dobbiamo avere un composto NPK con un contenuto di azoto maggiore e una percentuale variabile degli altri due elementi, che varia anche in base alla stagione di utilizzo e al tipo di prato che abbiamo.
Per un prato decorativo all’inglese, per esempio, la concimazione necessaria deve essere in prevalenza di fosforo e azoto, con molto poco potassio. Se invece avete un prato calpestabile, quindi forte e rustico, il concime ideale è quello con leggera prevalenza di azoto e una dose equivalente di potassio e fosforo.