Il colesterolo è un grasso fondamentale per la salute dell’organismo: si tratta di un costituente delle membrane cellulari che è utilizzato per produrre delle sostanze utili all’organismo come la vitamina D, il testosterone e gli estrogeni. Se il livello di colesterolo totale, però, rilevato con un semplice esame del sangue, è superiore a 240 mg/dl, si ha una condizione che viene definita ipercolesterolemia, un fattore di rischio importante per problemi cardiovascolari come infarto e ictus.
Il colesterolo viene spesso suddiviso in due grandi categorie: “colesterolo buono” e “colesterolo cattivo”: questa è una distinzione che dipende dalle proteine che lo trasportano nel sistema sanguigno e facciamo un po’ di chiarezza a tale riguardo.
- LDL (lipoproteine a bassa densità) che hanno il compito di trasportare il colesterolo sintetizzato dal fegato fino a tutto il resto del corpo e per questo è anche detto “cattivo”;
- HDL (lipoproteine ad alta densità) che rimuovono il colesterolo in eccesso dai tessuti e lo trasportano al fegato che ha il compito di eliminarlo: motivo per cui è anche detto “buono”.
Andando al centro dell’articolo però, andiamo a vedere quali sono i cibi da evitare o comunque da consumare con molta moderazione:
- tutti quegli alimenti ricchi di grassi saturi: in particolare condimenti che derivano dai grassi animali (burro, lardo, strutto e panna), carni rosse e formaggi;
- Oli vegetali saturi e grassi idrogenati;
- Frattaglie e insaccati ad elevato tenore in grassi saturi. Questi in generale andrebbero consumate il meno possibile non soltanto in ottica di prevenzione cardiovascolare, ma anche per prevenire i tumori;
- Bevande alcoliche;
- Zuccheri semplici come il glucosio, il saccarosio e il fruttosio. Questi carboidrati dovrebbero costituire al massimo solo il 10% dell’energia giornaliera ed è il caso di fare attenzione ai prodotti pre-pronti, compresi anche i dolci che spesso contengono zuccheri anche se non ce lo aspettiamo.
- Infine abbiamo il sale dove è doveroso prestare un’accurata attenzione alle etichette. Precisiamo quindi che l’apporto di sale non dovrebbe superare i 5 grammi al giorno che corrispondono ad un cucchiaino da tè.