Sia che si parli di tempi antichi o moderni, i metalli hanno da sempre costituito e continuano a farlo ancora oggi un prodotto di grandissimo pregio in tutto il panorama del commercio mondiale e, a testimonianza di questo, c’è la costante voglia da parte degli investitori di accaparrarsene per ottenere grandi profitti. I più conosciuti sono chiaramente l’argento, l’oro, il bronzo ma l’argomento dell’articolo di oggi sarà incentrato sul rame.
Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad una variabile seppur costante, differenza di quotazione del prezzo del rame. Le principali cause sono sicuramente da ricercare in questioni che riguardano la geopolitica ed anche una domanda sempre più crescente da parte dei vari paesi in via di sviluppo. L’andamento della quotazione del rame è influenzata dalla stabilità della domanda e dell’offerta dei mercati di borsa e da alcune politiche economiche globali che ne possono variare il suo valore.
Questi argomenti nascono anche dall’eccessiva domanda del rame usato che è ottenuto, purtroppo non ben poche volte, tramite dei metodi non proprio leciti. Il prezzo del rame usato e di quello vergine sono assolutamente fautori di attività criminali che sono dedite al furto e alla razzia degli appartamenti, delle imprese e delle associazioni.
Per quel che riguarda il prezzo del rame usato, esso dipende dal suo grado di usura, dalla quantità di sporcizia su di esso, dal suo stato generale ma anche dall’impiego che se ne farà una volta riconvertito. Il costo di un kg di rame usato, ad oggi, è in grado di oscillare dai 0,50 euro (se in pessime condizioni) fino a 1 euro al kg.
La quotazione rame usato al kg sconta il costo necessario per poter ripristinare il prodotto e poterlo quindi lavorare nuovamente. Non è affatto raro, infatti, trovare delle insegne che recitano “compro rame al kg” o diciture simili ed effettivamente, visto il valore sempre più crescente che c’è sul mercato, il materiale usato ha attirato l’attenzione di tantissime attività commerciali.