Arriva in serata la notizia della multa emanata dal Garante della Privacy contro i gestori WindTre ed Iliad. Le due sanzioni sono di diversa natura e scaturiscono da motivazioni diverse. Per Iliad la multa è scattata a causa della presunta mala gestione dei dati personali dei propri clienti.
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Secondo il Garante, i dipendenti Iliad avrebbero accesso ai dati di traffico dei clienti Iliad, con una modalità non chiara. Un’accusa un po’ forzata e che certamente stupisce, alla quale Iliad ha subito voluto rispondere con la seguente dichiarazione:
“Prendiamo atto con molto stupore della decisione del Garante Privacy poiché abbiamo sempre operato nel massimo rispetto dei nostri utenti e dei loro dati personali. Abbiamo avuto modo di provare al Garante stesso che i nostri sistemi sono sicuri e sono stati predisposti per garantire la maggiore tutela possibile secondo il nuovo approccio e le prescrizioni del GDPR. Ci teniamo a precisare che non è stata accertata alcuna violazione dati né dei diritti degli utenti e che, a differenza degli altri operatori, Iliad non effettua attività di teleselling né marketing aggressivo. Stiamo analizzando il contenuto della decisione nel dettaglio per valutare se procedere con un ricorso.”
Iliad si è quindi difesa in tempi rapidissimi, cercando di rispondere ad un’accusa che in effetti, ci lascia un po’ perplessi. Con il rispetto massimo verso l’autorità e il lavoro da essa svolto, è bene fare chiarezza sul fatto che Iliad è ad oggi l’unico gestore che non effettua violente campagne di marketing tramite call center.
Insomma, nel mare di problemi nella gestione privacy nel segmento telco, forse, ci pare, si è veramente andati a cercare il pelo nell’uovo.
Voi cosa ne pensate? Come sempre, diteci la vostra nello spazio commenti qui sotto.