Il dollaro domina incontrastata il mercato monetario, arrivando a toccare valori sino a poco tempo fa difficilmente immaginabili. Anche i più esperti ed ottimisti non avevano prefigurato inoltre che l’euro risultasse così debole in confronto, perdendo molto del suo valore in poco tempo. Difatti, nel corso degli ultimi 5 anni l’euro era riuscito a conservare un leggero vantaggio sul dollaro in termini di cambio valuta, mentre adesso siamo in una situazione di estrema parità, in cui le due valute sono quasi interscambiabili dal punto di vista numerico.
Normalmente, (fino ad inizio giugno 2021 per intenderci) 1 euro valeva circa 1,20/15 dollari, pertanto in soldoni un bel 20% di quotazione è stata persa nell’ultimissimo periodo temporale. Questo exploit del dollaro è però dovuto a dei motivi ben precisi che elencheremo presto.
Il dollaro è sempre più appetibile
Usando un eufemismo, diremo che l’Europa vive un momento di crisi energetica molto delicato, pertanto il clima generale intorno alla zona euro non è dei più favorevole agli investimenti. L’appeal internazionale del dollaro è invece assolutamente in ascesa, ma come mai? Sicuramente gli ultimi rapporti sul lavoro premiano gli Stati Uniti, sempre più affidabili per quanto riguarda la possibilità di offrire un’occupazione lavorativa alla stragrande maggioranza dei suoi abitanti.
I timori invece per una recessione in Europa vanno ad indebolire l’euro, che si ritrova così a perdere parte del suo potere d’acquisto, rimanendo comunque una delle valute più forti nel panorama internazionale.
Inoltre, la parità tra le due valute favorirà il commercio verso gli Usa, che aumenterà probabilmente le importazioni dalla zona europea in questo periodo. Un altro aspetto da considerare vista la situazione è anche l’innalzamento dei tassi d’interesse per i conti depositi recentemente promosso dalla Banca Centrale Europea, che crea una situazione molto interessante per i piccoli risparmiatori.
Insomma, in questo momento il valore del dollaro, così alto, sta generando soprattutto inflazione, ma nel medio e lungo periodo la situazione potrebbe stabilizzarsi creando un nuovo equilibrio fondato su basi diverse. O almeno è quello che speriamo.