Il concetto di bonifico bancario costituisce una delle principali e più sicure forme di pagamento elettronico che viene effettuato da due “parti” costituite da due corrispettivi delimitati dal Codice IBAN, una forma di codice identificativo, anche se da diversi anni non è necessario essere in possesso di un conto corrente per poter usufruire di questo strumento. Il bonifico online è la stessa cosa ma che trova questa configurazione in base alla diffusione di strumenti come lo smartphone e l’home banking. Ma quando non è consigliato fare bonifici online?
Non fare mai bonifico online in questi casi: ecco cosa può succedere
Il bonifico è tendenzialmente la più “sicura” tra le transazioni perchè completamente tracciabile e quasi sempre rimborsabile se si riscontrano delle criticità. Per questo motivo i stati occidentali invogliano sempre di più l’utilizzo e non hanno intenzione di limitare il bonifico in alcun modo (ad oggi infatti viene largamente usato anche per “spostare” enormi quantitativi di denaro da una parte all’altra) a differenza del contante che come abbiamo già visto, viene invece “limitato” da anni per gli stessi motivi, ma opposti.
Tuttavia anche il bonifico presenta alcune criticità: se all’interno della zona Euro, definita dall’area SEPA non ci sono particolari problemi in quanto a sicurezza, le cose possono cambiare se si effettuano bonifici presso zone al di fuori della zona Euro, in modo particolare nei riguardi di nazioni che compongono la “lista nera” per l’Unione Europea, che non ha potere effettivo se si decide di effettuare bonifici presso questi stati. Le prime lettere di un IBAN identitficano la nazione, quindi è assolutamente importante evitare di effettuare bonifico online presso le nazioni seguenti:
- Afghanistan
- Barbados
- Burkina Faso
- Cambogia
- Isole Cayman
- Haiti
- Giamaica
- Giordania
- Mali
- Marocco
- Myanmar
- Nicaragua
- Pakistan
- Panama
- Filippine
- Senegal
- Sud Sudan
- Siria
- Trinidad e Tobago
- Uganda
- Vanuatu
- Yemen
- Zimbabwe
Queste nazioni fanno parte della “lista nera” e sono spesso utilizzate come “basi” per transazioni sospette e riciclaggio di denaro.