Sono almeno 8 su 10 gli italiani che scelgono di consumare la bresaola considerandola un piatto dietetico e soprattutto adatto alla dieta e la stessa percentuale è solita consumare questo salume sempre nello stesso modo, ignorando il suo essere poliedrica. Scopriamo caratteristiche e curiosità. Dalla sua provenienza agli accostamenti, la bresaola riesce a sorprendere e ad incuriosire.
- La valtellinese è IGP: la denominazione IGP determina e definisce una certa tipologia particolare di bresaola che può essere prodotta soltanto in questa zona grazie alle condizioni climatiche e ambientali. Oltre al clima anche le ricette dei mastri macellai contribuiscono però a rendere la bresaola valtellinese un salume pregiato, particolare e molto caratteristico.
- Oltre all’IGP: si tratta di un salume che viene ricavato dal bovino e i tagli di carne che si prestano alla preparazione di questo salume sono la punta d’anca, il magatello, la fesa, la sotto fesa e il sotto-osso. A fianco al taglio di carne prescelto dal macellaio però, anche la ricetta, le spezie e gli altri ingredienti contribuiscono alla preparazione di un salume davvero unico nel suo genere.
- Un errore comune: questo piatto generalmente si prepara con l’aggiunta di limone e rucola ma secondo i più esperti l’abbinamento classico è però il meno indicato. I mastri macellai insegnano che la bresaola preparata con l’aggiunta di tali ingredienti rischia di vedere sovrastato il suo sapore e per evitare che risulti troppo amaro o aspro sono sufficienti due accorgimenti: emulsionare il limone e aggiungere poca insalata.
- La bresaola e la pelle: è importante precisare che la “pelle” della bresaola richiede un po’ di accortezza perché su di essa si possono annidare muffe e funghi che sono, tra l’altro, diretta conseguenza del periodo di stagionatura che rischiano di compromettere il sapore del prodotto.
- Bresaola sottovuoto: si tratta del metodo ideale per poter conservare la carne e i salumi dato che la chiusura ermetica e la privazione dell’aria evitano la proliferazione dei batteri e la formazione delle muffe dannose per la salute dell’uomo. Inoltre, con questo metodo gli alimenti si conservano molto più a lungo e il gusto e la qualità del prodotto restano comunque inalterati.