La moneta da 1€ con l’uomo vitruviano è decisamente una delle più comuni e maneggiate in tutta Italia. Si tratta, infatti, di una moneta della nostra collezione nazionale e, anche se, a volte, ce ne capitano per le mani diverse altre, quella legata alla nostra nazione è soltanto questa. Tutte le altre raffigurazioni che siamo soliti scorgere nelle monete da 1€, infatti, appartengono alla serie Euro di altre nazioni dei paesi dell’Unione e sono comuni in Italia anche se provengono da altri stati. Avendo la stessa valuta, infatti, grazie al turismo sono numerose le monete di orgine spagnola, francese o tedesca che giungono nel nostro paese; tra queste avrete sicuramente visto quella con la civetta di orgini greche oppure i 2€ con l’acquila stilizzata appartenenti alla Germania.
1€ uomo vitruviano
La moneta di cui vi parliamo oggi, è proprio quella con la celebre illustrazione delle proporzioni anatomiche dell’uomo. Quest’iultima, nello specifico, fu realizzata dal grande scienziato, inventore ed artista Leonardo da Vinci; mentre Carlo Azeglio Ciampi la scelse come opera da rappresentare nella nostra moneta più comune. In questo, non possiamo negarlo, risentiamo una certa dose di patriottismo per cui, noi italiani, a dirla tutta siamo colmi. Un’altra moneta che richiama questo credo, infatti, è quella con Dante Alighieri che, considerato padre della lingua italiana, si guadagnò meritatamente il posto, invece, nell’esemplare dei 2€.
Nella parte anteriore della moneta, oltre all’uomo vitruviano non si trovano altre particolari raffigurazioni; come in tutte le monete italiane, però, prendono posto anche la lettera R come simbolo della Zecca di Roma, il millesimo di conio indicante l’anno di produzione ed il simbolo con le lettere R ed I sovrapposte che sta per “Repubblica italiana”. Il retro dell’Euro, invece, porta la faccia comune che tutti conosciamo, con il valore nominale e gli stati appartenenti all’Eurozona con le classiche stelle.
Questa moneta, come portrete immaginare, ha una tiratura altissima costituita da centinaia e centinaia di milioni di esemplari coniati. Per questa ragione, dunque, non può assolutamnete essere di valore se non per la presenza di un errore di conio. Sì, proprio così, un difetto di fabbrica che ne identifica la grande rarità o, in alcuni casi, anche l’unicità al mondo. Su diversi e-commerce di vendita online, ad esempio, potrete trovarne diverse che, per questo motivo, sono in vendita a prezzi folli che, a volte, superano anche i 20.000€.