Le prime monete sono state coniate e concepite in contesti antichi molto remoti, corrispondenti all’età del bronzo, rappresentando una delle prime forme di valuta in senso assoluto in sostituzione del baratto. Le varie tipologie di moneta che si sono contraddistinte per buona parte del 20° secolo sono ancora oggi estremamente riscontrabili come questa del 1972.
Hai questa moneta del 1972? Ecco quanto vale, pazzesco
Ciò che rende una moneta più o meno appetita dai collezionisti è sicuramente la rarità ma non tutte quelle più difficili da trovare costituiscono una vera tipologia di oggetto ricercato. Un esempio è dato dalla moneta da 100 lire, una delle emissioni più differenziate e conosciute della storia della monetazione repubblicana, vale a dire tutta quella sviluppta dal 1946 in poi.
La 100 lire più diffusa è stata la Minerva, dalla raffigurazione della divinità in questione ben visibile sulla superficie. Minerva è stata la divinità romana della saggezza, della guerra ma anche della conoscenza, che per l’occasione è ritratta accanto ad un albero di alloro.
Alcune monete del 1972 di questa tipologia sono riconoscibili da una piccola barretta (“/”) posta a fianco dell’anno 1972. La motivazione è inerente ad un errore di conio, che ha portato alcune centinaia di queste monete a presentare questa forma di errore di conio.
Come già accennato, l’errore di conio è il nome di una generica quanto diversificata variazione sulla moneta che si presenta in dettagli diversi di piccola entità fino a variazioni molto più evidenti.
A seconda dello stato di conservazione questa specifica versione, una moneta di questo tipo con la barretta, come in foto può avere un valore indubbiamente sopra la media, pari a diverse centinaia di euro, anche se molto dipende dalla “domanda”.
Un esemplare in buono stato può far guadagnare fino a 250 euro, uno in Fior di Conio, ossia la miglior condizione possibile può far guadagnare fino a 600 euro.