Da diverso tempo ormai l’inflazione si dimostra piuttosto pressante, e fra tutti i rincari più difficili da affrontare ci sono sicuramente quelli dell’energia elettrica, del gas metano e del carburante. Questi ultimi, in particolare, non fanno che incrementare i prezzi di svariati altri beni di prima necessità; con i rincari legati al carburante, che sia esso benzina, gasolio oppure gas, tutto cresce di prezzo.
In questi giorni, inoltre, un ulteriore aumento è stato riscontrato, e la percentuale di rincaro è stata così notevole ed importante rispetto ai giorni passati che questa ha persino spinto alcuni enti che operano nella protezione dei diritti dei consumatori a richiedere al Governo accertamenti da parte della Guardia di Finanza in merito alla crescita di costi così repentina. Visto il prezzo della benzina che ha superato nuovamente 1,85€ al litro, quello del gasolio di 1,70€ e quello del gas oltre i 2€, in effetti, ci sono tutti gli estremi per sospettare che dietro i rincari ci siano soltanto speculazioni per i giorni di festa. Le scorse vacanze di Pasqua e quelle del ponte che avremo per il 25 Aprile, in effetti, sono delle occasioni perfette per sposarsi prevalentemente in auto, ed i rincari riscontrati andranno a provocare un dispendio maggiore rispetto all’anno scorso di oltre 120 milioni di Euro in totale.
Bonus benzina: come funziona?
Per far fronte alla situazione più che preoccupante, fortunatamente il nuovo Governo meloni ha pensato bene di protrarre le agevolazioni inerenti il bonus carburante istituito da Draghi per ammortizzare il caro prezzi, per cui anche per tutto il 2023 moltissime categorie di lavoratori potranno privilegiare di questo beneficio; ma come funziona esattamente? Chi può ottenerlo; e soprattutto, come si richiede?
Iniziamo dal precisare che si tratta di un bonus dall’importo massimo pari a 200€ e che esso è perfettamente ottenibile semplicemente dietro una richiesta informale al proprio datore di lavoro. Non ci sono particolari moduli o documenti da compilare, tuttavia non è detto che la vostra azienda preveda l’effettiva erogazione del premio, in quanto non solo è facoltà del datore di lavoro stabilire l’importo, ma anche decidere effettivamente se farvi ottenere il bonus.
Per quanto riguarda chi può ottenerlo, invece, la questione si fa più rosea in quanto tutte le categorie di dipendenti privati possono beneficiarne senza alcuna distinzione di reddito, dunque sono inclusi i dipendenti a tempo pieno, quelli part-time, persino soci di cooperative con un rapporto subordinato, apprendisti e lavoratori in smart working. Rimangono esclusi, invece, i dipendenti pubblici, i lavoratori autonomi ed i possessori di partita IVA, per cui a meno che non facciate parte delle ultime tre opzioni, la prima cosa da fare è informarsi con la propria azienda per capire se questa prevede l’erogazione.