Come coltivare la lavanda grazie a questo articolo non sarà più un segreto per nessuno. Continuate a leggere per scoprire tutti i segreti degli esperti in merito. La lavanda, o Lavandula, fa parte del genere spermatofite dicotiledoni, famiglia delle Lamiaceae.
Il termine “lavanda” deriva dal latino, dal verbo “lavare”. Ciò fa riferimento al fatto che questa pianta in antichità era molto usata per detergere il corpo. Infatti, quando pensiamo alla lavanda non può che venirci alla mente un qualcosa di pulito. Vediamo adesso come è possibile coltivarla:
Le varie specie della Lavandula sono diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, nell’Africa del Nord ma anche in Asia e presso Penisola Arabica ed India. Ciò è indice del fatto che prediligono ambienti con climi subtropicali. In Italia crescono cinque diverse specie spontanee. Vediamo ora come la si può coltivare nel nostro giardino o balcone:
La lavanda ha innumerevoli proprietà tra cui: analgesiche, antisettiche, battericide e vasodilatatorie. Talvolta considerata come un sedativo, altre come antidepressivo nell’aromaterapia. Insomma, apporta davvero parecchi benefici. Averla quindi nel proprio giardino sarebbe un privilegio e lo renderebbe ancora più bello grazie al suo meraviglioso color violetto. Coltivarla non è molto difficile e si può scegliere se farlo direttamente nel terreno o in vaso.
La coltivazione può essere fatta partendo dai semi (praticandola in autunno per le zone a clima mite e in primavera per quelle con clima freddo). Oppure, da piantine già cresciute (talee) facilmente reperibili in vivaio. Per crescere bene, la lavanda ha bisogno di parecchio spazio. Quindi, se cresce nel terreno bisogna assicurarsi che ci sia abbastanza spazio tra una piantina e l’altra. Se in vaso, invece, il passo da fare è scegliere un contenitore abbastanza ampio e che sul fondo abbia dei fori di drenaggio. Molto spesso si prediligono vasi rettangolari, profondi circa 30 cm da appendere sui balconi. L’alternativa può essere anche un vaso tondo che abbia un diametro di almeno 20 cm.
Indipendentemente dalla scelta, sul fondo del vaso si posiziona uno strato di palline di argilla (utile per il drenaggio) e poi del comune terriccio per fiori. Assicuratevi poi che il vaso sia posizionato dove batte molta luce perché per crescere la lavanda necessita del sole! Una volta piantati i semi o le piantine, non si deve esagerare con l’acqua. Evitate completamente il ristagno d’acqua, questo potrebbe far marcire le piante.
La lavanda prima di essere concimata deve attendere due anni almeno. Al termine di questi, la concimazione è da farsi all’inizio della primavera quando riprende a crescere e a fine estate, dopo la raccolta dei fiori. Per la potatura, invece, è una pianta che necessita di essere potata ogni anno al termine della fioritura. Infine, assicurative di mantenere le aree attorno alla lavanda libere da erbacce che potrebbero sottrarle nutrienti fondamentali alla crescita.
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