Le banane corrispondono con molta probabilità al frutto più conosciuto, diffuso e tra i più apprezzati nel mercato della frutta, che culturalmente e per la tradizionale forma costituisce un’importante “base energetica”, anche estremamente pratica da trasportare come snack, in particolar modo grazie ad una diffusa categoria di nutrienti. Tuttavia le banane in certi casi non sono però adatte al consumo, ma di quali casi si tratta?
La banana è praticamente la bacca commestibile che è ottenuta attraverso “incroci” del banano, la pianta di origine tropicale che è la più grande pianta da frutto conosciuta al mondo. Le banane fanno parte del commercio di esportazione di moltissimi paesi sufficientemente adatti alla crescita e allo sviluppo di tali frutti.
Com’è abbastanza noto, la banana ha una forma allungata, poco ricurva e con continua maturazione anche una volta separata dalla pianta, maturazione che è molto evidente dall’aspetto della buccia che dal verde, passa poi dal colore giallo fino ad arrivare al marrone.
L’apporto di zuccheri della frutta aumenta comunque con la maturazione per effetto di un enzima che riesce a trasformare gli amidi presenti nel frutto in zucchero. Ma chi è che non dovrebbe mangiare banane? La loro azione può avere degli effetti negativi a tutti coloro che soffrono di patologie come l’insufficienza epatica o l’insufficienza renale ma anche da parte di chi soffre di ulcera gastroduodenale e di allergie alimentari. E’ comunque sia sempre bene consultare un medico se si riscontrano dei problemi a seguito dell’assunzione di tali frutti.