Esistono tantissime banconote in circolazione ma come si può riconoscere se ne avete una rara? Prima di tutto bisogna attenzionare che le banconote siano in perfette condizioni, cioè in fior di stampa (FDS) ma poi è doveroso citare i diversi modi per rendere una banconota rara:
- Banconota di bassa tiratura che siano limitate a pochi esemplari;
- Serie limitata ovvero le banconote emesse per un breve periodo di tempo;
- Firma particolare: vi è presente la firma del governatore della BCE che è restato in carica per pochissimo tempo;
- Numero di serie ovvero la sigla di 6 caratteri che indica lo stato di emissione, lo stampatore e la posizione di essa sul foglio di stampa. I numeri di serie particolari sono i più collezionati ovvero le banconote con più di 5 cifre uguali nel numero di serie, le banconote radar, le consecutive, le poker, quelle con 3 cifre differenti rarità “R” e con 2 cifre differenti rarità “R4” o addirittura anche quelle con più di 10 numeri differenti.
- Errore: gli errori possono essere di taglio come ad esempio un foglio inceppato che può causare tagli errati. Una banconota tagliata fuori linea, può valere fino a tre volte il suo valore ed è da tenere presente che in Germania sono stati venduti fogli di monete da 5, 10 e 20 euro interi aventi la lettera “X”. Chi li ha comprati ha pensato bene di tagliarli per poter ricavare degli errori o delle banconote con doppio numero di serie, ma queste non sono da considerarsi errori.
- Difetto: questo può essere dovuto ad una stampa sbagliata e non allineata oppure ad un inchiostro sbiadito, sovrastampe o mancanza di alcune parti dovute ad inceppamenti e rotture delle apparecchiature tipografiche.Degli esempi sono 5, 10 e 20 euro senza la banda olografica mentre i falsi sono riconoscibili dalla scritta EURO/EYPO in basso a destra che sovrascrive la banda metallica. C’è da dire che di norma questi errori di stampa vengono subito tolti dalla produzione, ma in certi casi ecco che possono sfuggire al controllo dei sofisticati computer e degli addetti ai controlli e finire, quindi, in circolazione.