Possedere delle orchidee è ormai da molti anni una cosa comune anche in questa parte del mondo, sebbene si tratti di piante prettamente tropicali, infatti, da diverso tempo abbiamo radunato quelli che sono i requisiti necessari per una crescita regolare ed in salute di questi organismi. Pensate, infatti, che queste piante prediligono una temperatura calda ed umida, appunto caratteristica di un clima tropicale.
Tra le cose più importanti da sapere riguardo la specie, inoltre, c’è anche il fatto che il suo allevamento è molto diverso da quello che siamo abituati a conoscere, a partire dal suolo che la pianta preferisce/necessita. Le radici dell’orchidea, infatti, prediligono un terreno poco compatto e con una capacità di drenare i liquidi maggiore rispetto al solito, dunque il terriccio più adatto è quello composto da torba e bark, proprio per la loro abilità nel non trattenere i liquidi.
Allo stesso tempo, anche le radici agiscono diversamente a quella di altre piante occidentali, ed hanno un bisogno costante di percepire la luce; è proprio questo il motivo per cui in commercio troverete piante del genere sempre e solo in un vaso trasparente, affinché queste possano essere illuminate dalla luce naturale. Ad ogni modo, tutte queste accortezze, come anche l’irrigazione mediante immersione, non sono del tutto sufficienti a far si che la pianta abbia tutto ciò di cui necessita, per cui anche in questo caso è sempre meglio optare per una concimazione.
Qual è il miglior concime per le orchidee?
Come per tutte le altre specie, anche nel caso delle orchidee il concime è necessario alla pianta per fornirle tutti i nutrienti che questa non riesce a ricavare dal suolo. In questo caso, dunque, un ottimo composto deve contenere:
- dell’azoto, per far si che la pianta cresca più ricca e rigogliosa;
- boro, ferro, manganese e zinco, per la nutrizione specifica di queste piante;
- Alghe brune: studiate appositamente per dare un sostegno vegetativo a questo tipo di piante.
In particolare, le alghe brune, sono capaci di migliorare la fotosintesi clorofilliana della pianta, rafforzarne la struttura, incrementare la fioritura e la produttività, favorire la ritenzione idrica e stimolare le azioni vitali. Insomma, l’utilizzo di un buon concime consente alla pianta di continuare il suo ciclo di vita regolarmente, senza stress interruzioni e senza il rischio che questa possa essere attaccata da eventuali parassiti o agenti patogeni. Il concime, infatti, svolge anche il compito di rafforzare della pianta non solo contro le condizioni metereologiche ma anche contro un possibile attacco da parte di malattie e funghi.