Coltivare cipolle non è mai stato più facile prima d’ora. Avere queste verdure sempre ponte e disponibili per le nostre ricette è davvero un privilegio. Proprio per questo, chi ne ha la possibilità si sta dedicando attivamente alla coltivazione delle cipolle.
Ampiamente amate per il loro gusto piccantino ed allo stesso tempo dolciastro, le cipolle sono al centro di tantissime ricette grazie alla loro versatilità. Zuppe, insalate e paste avranno un sapore ancor più delizioso quando userete le cipolle coltivate nel vostro orto. Vediamo qual è il metodo migliore per la coltivazione:
Coltivare cipolle: il metodo giusto
Di cipolle ne esistono diverse varietà. Oltre a quella bianca classica, ci sono anche: cipolline, cipolle rosse e cipollotti. Tutte chiaramente appartenenti alla stessa famiglia ma con gusti ben differenti. Nota per le sue proprietà disintossicanti, avere la cipolla nel proprio orto è il sogno di chiunque. Seguite questo articolo per scoprire il metodo migliore:
Premessa: il metodo migliore è usare i semi. Nel caso in cui il clima fosse troppo rigido, bisogna tenerli al caldo in un semenzaio per un tempo di almeno 45-50 giorni. Successivamente, bisogna aspettare che le piantine raggiungano un’altezza di circa 15 centimetri prima di piantarle a dimora. Se, invece, il clima si presenta buono l’utilizzo del semenzaio non è necessario. Sarà sufficiente, infatti, piantare i semi direttamente nel terreno.
Quando messe a dimora, le cipolle richiedono un tipo di terreno poco compatto con un pH tra 6-7. Ciò evita il ristagno d’acqua che se eccessivo può determinare la morte delle piantine. Quindi, i terreni argillosi sono da evitare e se necessario è bene mescolare al terreno della sabbia che lo renderà più leggero. Le piantine vanno posizionate in un luogo ben soleggiato e ad una distanza di circa 20 cm l’una dall’altra. Ogni fila deve distanziare almeno 25-30 cm da quella precedente. Solo nel caso dei cipollotti, è possibile ridurre i cm tra una pianta e l’altra: 10 cm saranno sufficienti.
Dopo averle piantate ad una profondità di circa 2,5 cm, bisogna seguire delle semplici regole per evitare malattie fungine ed attacchi da parte di afidi e tripidi. I passaggi fondamentali sono: la sarchiatura, che permetterà la non formazione delle erbacce. Procedere poi con la zappettatura che ossigenerà il terreno. Infine, la pacciamatura che permette al terreno di mantenere un giusto grado di umidità.
Cosa fondamentale è che le cipolle necessitano di una irrigazione regolare ma non eccessiva. In genere, bisogna annaffiare quando il terreno appare secco in superficie. Troppa acqua, come detto in precedenza può far marcire le radici e la piante muoiono. Le cipolle si raccolgono quando le foglie cominciano ad assumere un colorito giallognolo e a cadere. Una volta tirate fuori dal terreno, devono asciugarsi all’aria aperta per un paio di giorni e successivamente conservate.