La candeggina come sicuramente saprete, è uno dei prodotti più forti che possiamo acquistare un commercio. Si tratta infatti di un composto potente con molte più capacità di quelle che credete; ad esempio è un ottimo antimicrobico, igienizzante e funghicida, per questo siamo soliti usarla per sanificare superfici, pavimenti oppure per debellare la muffa e fare il bucato. Tutti, ad esempio, sanno che la candeggina è uno dei migliori prodotti di cui possiamo usufruire per smacchiare e sbiancare degli indumenti macchiati o ingialliti, ma non tutti sono a conoscenza del modo corretto per usarla. Avrete notato almeno una volta, che nel caso in cui questa venga a contatto con tessuti non idonei al suo effetto, questa sia in grado di rovinarli irreparabilmente; ma quindi come facciamo a capire quali capi sono adatti? E soprattutto, come si fa un candeggio corretto?
Guida all’uso della candeggina per smacchiare
Anzitutto è bene capire come fare a sapere se un indumento è adatto a venire a contatto con l’ipoclorito di sodio oppure no, altrimenti, come accennavamo prima, rischiamo di rovinarlo in maniera irreversibile. Per fare ciò è assolutamente necessario che non abbiate tagliato l’etichetta, poiché è proprio lì che risiede l’informazione di cui abbiamo bisogno. Su di essa infatti, avrete sicuramente notato più volte la presenza di simboli con una specifica legenda, ed in questo caso quello che ci interessa è il triangolo.
Se sull’etichetta vi è l’immagine di un triangolo semplice, vuol dire che quel tessuto è perfettamente idoneo al candeggio con il cloro, dunque consideratelo come un via libera all’uso della candeggina.
Al contrario, se dovesse esserci un triangolo sbarrato, è a tutti gli effetti uno STOP, ed è meglio che allontaniate il vostro indumento dal flacone della candeggina, altrimenti potreste pentirvene amaramente.
Ma non è tutto, ci sono anche altre due opzioni: un triangolo con le lettere “CL” all’interno, che ci informa che quei capi possono venire a contatto con prodotti contenti cloro; ed il triangolo con due lineette oblique che invece implica l’utilizzo di candeggina senza cloro, ovvero quella che chiamiamo “gentile”.
Infine, se avete dato un taglio netto all’etichetta perché troppo fastidiosa, l’unica opzione rimane quella di effettuare un test; girate l’indumento al rovescio e prendete un coton fioc imbevuto di candeggina, dunque abbiate cura di strisciarlo leggermente solo sulla cucitura interna del capo in questione. Lasciate passare un po’ di tempo fino a che non si asciughi, dunque a seconda dell’esito agite di conseguenza.
Non sapete come effettuare un candeggio ad hoc? È molto semplice, vi basterà inserire i capi in lavatrice con due bicchieri di candeggina nella vaschetta, dunque scegliete il programma più breve per fare un prelavaggio. Quando questo sarà terminato, ne potrete impostare un secondo di durata regolare et voilà; le jeux sont fait!