L’oro riesce a spostare gli equilibri da oramai svariati millenni al punto che fino a non troppe decadi or sono questo elemento chimico, contraddistinto da un nativo colore giallo intenso e brillante, è stato al centro di tutte le economie mondiali o almeno della maggior parte. Questo materiale fa parte della società umana oggi come allora, sia nuovo che “vecchio”, in quanto tra le innumerevoli proprietà “fisiche” dell’oro spicca una enorme resistenza e duttilità, elementi che da sempre lo hanno reso a dir poco ambito.
Se hai oro vecchio in casa non buttarlo: ecco quanto vale oggi
Di recente l’oro sta ritrovando una forma concreta e conclamata di valore, che è in sensibile aumento negli ultimi 6 mesi a causa di fattori anche piuttosto diversi, dalla diversificazione dei mercati, all’inflazione che genera un perdita di valore d’acquisto del denaro tradizionale.
Ma l’oro oltre ad essere una risorsa economica importantissima è anche un elemento indispensabile in svariate applicazioni pratiche ed effettive, a partire dalla manifattura dei gioielli ma anche ad esempio per le finiture oppure nell’ambito dell’elettronica in quanto risulta essere il miglior metallo possibile in quanto a conduttività elettrica.
In Italia l’espressione “oro usato” fa riferimento quasi unilateralmente all’oro a 18 carati, pari al 75 % di metallo puro (il resto della lega è solitamente rappresentato da una percentuale di rame), ed anche il metallo contenuto in oggetti di ogni tipo è assolutamente considerabile attivo sul mercato, che in linea di massima certifica ed evidenzia le tendenze del valore dell’oro 999 (quello più puro, presente nei lingotti), il già citato 18 carati che è la variante più utilizzata per i gioielli di pregio, oltre ad altre purezze “minori” come 14 e 9 carati.
Avere oro in casa da sempre costituisce qualcosa di valevole dal punto di vista economico, in fase di vendita, e ciò risulta essere ancora più vero in questo periodo, con l’oro 999 che vale più di 60 euro al grammo e quello 18 carati più di 43.