Il bicarbonato di sodio è un prodotto che tutti abbiamo in casa; gli usi che se ne possono fare sono molteplici e dobbiamo dire che si rivela molto utile in diversi campi, da quello culinario a quello farmaceutico, per poi passare a piccoli rimedi casalinghi come smacchiare indumenti e superfici, rimuovere i cattivi odori dal frigorifero, oppure liberare uno scarico otturato.
Alcuni degli usi più comuni, invece, avvengono in ambito culinario, grazie al quale si possono montare gli albumi in modo migliore, rendere più digeribili i legumi, igienizzare frutta e verdura prima della consumazione a crudo oppure per rendere più morbidi alcuni composti come frittate, polpette e purè. Altri utilizzi molto gettonati, poi, sono quelli per sbiancare i denti (anche se assolutamente sconsigliato dai dentisti) o come deodorante naturale. Ma non è assolutamente tutto, poichè, come dicevamo poc’anzi, questo prodotto ha anche diversi scopi farmaceutici come quello di alleviare gli effetti del reflusso gastroesofageo, quello di affievolire il dolore di afte in bocca, i fastidi della cistite oppure persino prurito e scottature. Vi è mai capitato, ad esempio, quando avete avuto ferite o afte in bocca che qualcuno vi consigliasse di fare dei gargarismi con acqua calda e bicarbonato? Ecco, in quel caso, la sua principale azione è quella di disinfettante.
Per questo, come dicevamo prima, è spesso utilizzato anche per disinfettare frutta e verdura in gravidanza, per prevenire la toxoplasmosi in donne che non l’hanno mai contratta. Per fare ciò, ad esempio, vi basterà aggiungere un cucchiaino di bicarbonato per ogni litro d’acqua, immergere le verdure e lasciare agire per 5 minuti prima di risciacquare. Questo, però, lo ricordiamo, è necessario solo nel caso in cui vogliate consumare le verdure a crudo. In caso contrario non sarà necessario in quanto le alte temperature uccidono il toxoplasma come moltissimi altri batteri.
In quali casi non usa?
Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica: non bisogna mai eccedere con un prodotto simile in quanto può portare effetti collaterali assai scomodi ad una lista ben precisa di persone; in particolare:
- a chi soffre di scompenso cardiaco congestizio (ovvero chi possiede un cuore che non è capace di pompare la quantità necessaria di sangue all’organismo);
- a chi soffre di insufficienza renale grave, in quanto tende alla formazione di calcoli;
- ed a chi soffre di pressione alta, in quanto comporta un aumento di quest’ultima.
Altri disturbi che potrebbe provocare se assunto in eccessive quantità, inoltre, sono: disturbi gastrointestinali come flatulenza, crampi allo stomaco o distensione addominale, disturbi respiratori, di ritenzione idrica e di tipo cardiovascolare. Insomma, continuiamo a pensare che si tratti di un prodotto efficace sotto molti aspetti, ma è importante ricordare che non bisogna mai farne abuso.