Il costo della benzina per forza di cose interessa praticamente ogni settore della cittadinanza, dal comune cittadino, fino ai pendolari, ma che riguarda anche le svariate ed innumerevoli categorie lavorative, e non è un caso che ne svariate forme di problemi di tipo economico ed energetico, scaturite da vari eventi come il conflitto in Ucraina, hanno causato un rialzo importante del costo dei carburanti in Italia, così come in altri paesi europei. Ma cosa succede se il prezzo della benzina continua a salire?
Che succede se il prezzo della benzina sale? Ecco le previsioni
In questo inizio di 2023 il concetto della benzina (anche se in realtà anche altre il gasolio ha subito i rialzi tipici del 2022) è stato considerato meno urgente rispetto allo scorso anno, in quanto il costo di petrolio e derivati è sensibilmente calato, ed anche le varie forme di agevolazione sono state inizialmente prorogate ma non nella stessa metodologia.
Ad oggi in media la benzina è ritornata a costare importi superiori ai 1.850 euro al litro, per superare 1.950 euro al litro in autostrada, mentre il diesel è ritornato su livelli di poco inferiori a questi ultimi.
Tuttavia questi aumenti non sono causati, nella maggior parte dei casi, dai tradizionali incrementi del costo del petrolio, che è in discesa, anche se comunque leggermente sopra la media degli ultimi anni, ma sembrano corrispondere ai vari effetti di alcuni avvenimenti come il taglio alla produzione di petrolio da parte dell’Opec, che è il principale produttore dei derivati del petrolio per lo sviluppo dei carburanti.
Di recente l’Opec ha deciso di tagliare la produzione di petrolio per più di 1 milione di barili al giorno e questo ha abbastanza prevedibilmente fatto aumentare la richiesta di benzina e di altri carburanti in linea di massima, anche se la situazione potrebbe aumentare sensibilmente fino all’estate.