Le 500 Lire d’argento con le Caravelle sono sicuramente una delle monete più belle che la nostra nazione ha potuto avere nel corso della vilidità del vecchio conio. Esse, inoltre, raccchiudono un particolare che fu assai discusso riguardo la loro raffigurazione. Se non sai di cosa si tratta, continua a leggere, lo scoprirai nelle prossime righe.
Partiamo con il dire che questa, al contrario di tutte le 500 Lire che ci vengono in mente, non è una moneta bimetallica; non si tratta, dunque, di una somigliante ai due Euro odierni, ma realizzata in un solo materiale che, come avrete capito, è l’argento. Pensate che dal 1957 al 2001 la nostra Zecca di Roma ha coniato ben 3 tipi di monete d’argento che sono: “Caravelle“, “centenario unità d’Italia” e “Dante Alighieri“. Le prime, videro la loro produzione dal 1958 al 2001 con una piccola interruzione per coniare quelle in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, ma furono, in assoluto, le più maneggiate e discusse di sempre.
500 Lire “Caravelle”
Al dritto della moneta possiamo osservare il ritratto di profilo di una donna in abiti rinascimentali, essa è rivolta verso sinistra e rappresenta l’Italia. Attorno a sé, ci sono, in cerchio, ben 21 stemmi inerenti a 21 città diverse. Non tutti, però, sono ben visibili, poichè alcuni sono nascosti dal busto della donna.
Al verso della moneta, invece, abbiamo la raffigurazione che fece tanto discutere: al centro, ben imponenti, si trovano le tre Caravelle di Colombo; attorno ad esse la classica scritta “REPVBBLICA ITALIANA” mentre in basso si trova la scritta “L.500” per indicare il valore nominale e la lettera R simbolo della Zecca di Roma. Quello che più di tutto ci stupisce, è che sembra non essere presente alcun millesimo di conio, la data, infatti, è riportata in rilievo sul bordo della moneta, un fatto abbastanza nuovo.
Curiosità e valore della moneta
Quello che fece discutere, però, fu la posizione erano le vele delle Caravelle che, per un banale effetto ottimo, sembravano, a tutti gli effetti, essere al contrario. Pensate che ci fu talmente tanto chiacchiericcio dietro questa faccenda, che fu necessaria la spiegazione di un esperto che affermò che non vi era nessun errore, solo che le navi, in quel momento, viaggiavano “di bolina stretta” il che dava finalmente una risposta al perchè le vele fossero rappresentate in quel modo.
Ad ogni modo, come di molte monete che abbiamo analizzato finora, anche di questa ne esiste una versione di prova, beh, sgranate bene gli occhi perchè essa vale la bellezza di 12.000€ in fior di conio e 6500 in stato “splendido”. Su ebay, ad esempio, potrete trovarne una perfettamente in linea con i prezzi stabiliti al prezzo di 6.500€. La scritta “prova” si trova in basso sulla sinistra, poco prima della parola “Repubblica”.