Il contesto energetico è da sempre uno dei più rilevanti per ogni tipologia di forza “civile” nel nostro paese, a partire dal grande imprenditore fino al cittadino normale, in modo specifico perchè l’Italia fa ancora largo ricorso a quantità di energie derivate da risorse importate ed quindi fortemente dipendente dalle altre nazioni, che in condizioni di crisi come quella palesata durante buona parte del 2022 ha portato ad una situazione a dir poco problematica, che ha necessitato dello sviluppo di agevolazioni come il Bonus Bollette, seguito dal più recente Bonus Luce.
Bonus luce 2023, ecco i requisiti per richiederlo: “attenzione”
Il Bonus Luce è di fatto una forma di “update”, aggiornamento del Bonus Bollette, che prevede uno sconto in bolletta calcolato automaticamente che porta le fatture a non aumentare rispetto alle quotazioni di inizio 2022, in modo specifico per i contesti familiari al di sotto di una soglia ISEE.
L’ISEE è un diffuso metodo utilizzato dallo stato per comprendere la situazione economica di un particolare nucleo familiare, tenendo conto della situazione redditi, patrimoni e tanti altri fattori.
Il Governo Meloni in una situazione che continua ad essere problematica ma almeno non peggiorativa in questo ambito rispetto a qualche mese fa dal punto di vista dell’energia, ha deciso di prorogare questa forma di bonus fino al 31 marzo 2023, successivamente la Premier ha già confermato l’intenzione di prendere altre forme di supporto diverse.
Il Bonus luce resterà quindi effettivo per almeno un altro mese abbondante, e per ottenerlo non sono necessari moduli o domande di sorta, ma solo un ISEE aggiornato all’anno attuale, in quanto il Bonus, definito “Sociale” sulla bolletta di chi lo percepisce viene calcolato in automatico per i nuclei familiari con ISEE pari o minore di 15 mila euro, un incremento rispetto al 2022 quando la soglia era di 12.000 euro. Per i nuclei familiari numerosi, ossia quelli con 4 figli o più a carico, la soglia è di 20.000 euro.