E’ effettivamente possibile ambire ad un investimento proposto dallo “schema” delle case a 1 euro magari per le vacanze? L’iniziativa messa in piedi oramai più di 10 anni fa da un piccolo comune siciliano è stato più volte segnalato da diversi media ma non tutti hanno compreso le potenzialità di questa proposta, che però è effettivamente reale ad attiva.
Come trovare le case a 1 euro per le vacanze? Ecco la GUIDA
Ma come funziona il sistema delle Case a 1 euro? La formulazione iniziale è cambiata abbastanza poco e prevede un tradizionale bando di concorso messo a disposizione dal comune che decide di aderire a questa iniziativa, il tutto è gestito come una normale transazione di beni immobili con tanto di atto di vendita, organizzata per far fronte allo spopolamento, fenomeno che attanaglia i piccoli comuni italiani da oramai svariati decenni.
Le case a 1 euro tuttavia prevedono alcune condizioni specifiche, solitamente le medesime mantenute per tutti i comuni di appartenenza, ossia qualche forma di garanzia per il comune come ad esempio l’obbligo di farsi carico da parte del compratore delle relative spese legali ed amministrative nonchè quelle della ristrutturazione, obbligatoria per l’intero iter.
Insomma non è sempre un affare, molto dipende dalla situazione dell’immobile e va valutato anche il tipo di ristrutturazione necessario, ma dato il successo dell’iniziativa per sommi capi si può dire che in tante situazioni il gioco possa valere la candela.
Sono sempre numerosi infatti i comuni che, piccoli o grandi che siano, decidono di far parte di questa iniziativa, per il 2023 vanno rilevati che quelli seguenti. Attraverso i portali web dei comuni è possibile entrare in contatto con la rispettiva amministrazione e comprendere tutti i dettagli.
Tra questi comuni vanno citati quello di Floridia, piccolo centro in provincia di Siracusa, oppure Presicce Acquarica, in provincia di Lecce, quello di Cattolica Eraclea, provincia di Agrigento, nonchè Calitri, in provincia di Avellino.