La cipolla (Allium cepa) è una pianta bulbosa della famiglia Amaryllidaceae. Viene comunemente consumata in diversi modi e pietanze: soffritta, fritta, sotto forma di zuppa, essiccata e tantissime altre maniere. Possiede diverse proprietà benefiche e per questo viene utilizzata da secoli nella medicina popolare. Tali sostanze benefiche, tuttavia, vengono dimezzate quando la cipolla viene sottoposta a cottura.
Proprietà della cipolla cruda
Quali sono le proprietà benefiche di questo bulbo? Uno degli elementi di cui è più ricca è la vitamina C, una tra le vitamine più importanti in quanto contribuisce al rafforzamento ed al corretto funzionamento del nostro sistema immunitario. Inoltre, è essenziale per la produzione di collagene e per rinforzare ossa, vasi sanguigni, muscoli e pelle. Presente sotto forma di acido ascorbico, ha anche un effetto antiossidante.
All’interno della cipolla sono presenti tantissimi elementi antiossidanti, appunto, e contribuiscono fortemente alla protezione degli organi interni e del cuore nella lotta contro i radicali liberi. Consumare regolarmente cipolla può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare malattie metaboliche o patologie croniche legate all’invecchiamento cellulare e allo stress ossidativo (diabete, tumori, perdita delle capacità cognitive).
Oltre alla vitamina C e ai tanti antiossidanti, poi, la cipolla cruda è molto ricca anche di vitamine del gruppo B (tiamina e riboflavina), vitamina A e PP (niacina) importantissime per il metabolismo, il sistema nervoso e la sintesi dei globuli rossi. Presente è, inoltre, una buona quantità di potassio, importantissimo per quanto riguarda la contrazione muscolare e l’equilibrio elettrolitico del nostro corpo.
Differenze tra cipolla cotta e cruda
Quali sono effettivamente le differenze tra il consumare della cipolla cotta e della cipolla cruda? Ebbene, per 100 gr di cipolla sappiamo che l’apporto calorico è di circa 26 kcal e che l’acqua contenuta è di circa 92 gr. La cottura di questo bulbo riduce parte del suo contenuto in acqua, che viene disperso o perso per evaporazione, mentre aumenta l’apporto calorico.
Anche il potassio diminuisce sensibilmente; a crudo si riscontra una presenza di questo metallo pari a circa 140 mg che però si dimezza quando viene sottoposta a cottura. L’apporto vitaminico, poi, subisce le modifiche più significative, almeno per quanto riguarda la vitamina C che si perde quasi del tutto (non accade lo stesso invece per le vitamine del gruppo B).
Dunque, per concludere, se possibile è sempre meglio consumare questo squisito ortaggio crudo, magari in insalata, in modo tale da assorbire tutti gli elementi benefici che si trovano al suo interno.