Nonostante molti non ne siano al corrente, quella della concimazione è una delle fasi più importanti per una pianta; si tratta infatti di un momento in cui questa riesce a rifornirsi di tutti i nutrienti consumati nella stagione della produzione di semi, fiori e frutti. Malgrado ciò, non è sempre che questa riesca a ricavare dal terreno tutto ciò di cui ha bisogno e nelle corrette quantità; per questo motivo spesso si ricorre all’uso di un concime da somministrare alla pianta per far sì che questa possa ricevere tutto ciò che necessita.
Concimazione delle rose: cosa sapere al riguardo
Le rose, come moltissime altre piante, hanno un maggiore bisogno di azoto, potassio e fosforo, tre nutrienti che hanno funzioni ben specifiche per l’essere vivente. Ognuno di essi ha un ruolo ben preciso, ma per sommi capi possiamo dire che tutti e tre si occupano di aumentare il ciclo di crescita della pianta, della produzione di semi, fiori o nello sviluppo dei frutti, di contribuire nella fotosintesi clorofilliana, dare forza e struttura alla pianta e fare in modo che questa sia maggiormente resistente a stress di tipo abiotico come condizioni climatiche avverse (tramite una maggiore turgidità dei tessuti) ed uno biotico dovuto ad esempio all’insorgenza di patologie o l’attacco di funghi, batteri o parassiti di vario genere.
Per questo, il concime più adatto anche per le rose è un composto NPK, ovvero formato prevalentemente da questi tre elementi. Nonostante l’esistenza di diversi prodotti di natura chimica però, il miglior concime resterà sempre quello organico animale, e precisamente il letame secco. In questo caso infatti, esso possiede una maggiore concentrazione di tutto ciò che la pianta ha bisogno, rivelandosi a tutti gli effetti il più completo. In più, è necessario tenere a mente che le rose prediligono fertilizzanti di tipo solido, dunque è meglio scegliere qualcosa da disporre semplicemente sul substrato del terreno e lasciare che questo disperda i nutrienti in modo del tutto naturale con le irrigazioni oppure la pioggia.
Nel caso specifico delle rose però, è necessario anche fare una distinzione, in quanto il letame secco è un ottimo aiuto nelle stagioni autunno ed inverno, mentre per quanto riguarda l’estate e la primavera è meglio optare per concimi come il guano, proveniente da escrementi di uccelli marini. In altri casi, invece, anche l’aggiunta della cenere può essere un’ottima strategia, anche se però questa è ricca solo di potassio e fosforo, dunque per la mancanza di azoto possiamo definirla incompleta.