Il francobollo non è altro che un documento stampato da una parte e gommato sul retro, che serve per l’affrancatura dei servizi di corrispondenza postale. Esso rappresenta la prova del pagamento anticipato per prestazioni come la spedizione di una lettera oppure di un pacco ad un destinatario. Quando un francobollo non è più adatto al suo compito, come ad esempio per variazione delle tariffe postali, l’amministrazione emittente può determinarne la cessazione ponendolo “fuori corso”.
Il francobollo è stato ideato dall’inglese Rowland Hill che lo ha realizzato in carta, di forma quadrangolare, da incollare all’oggetto di una spedizione postale. In alcuni casi rari sono stati prodotti francobolli di altre forme, rotondi (tipo la Nuova Zelanda), triangolari, pentagonali ma anche di forma non geometrica come nel caso dei francobolli a forma di frutta di Sierra Leone e Tonga.
Raramente sono stati prodotti francobolli non di carta, come quelli della Svizzera fatti parzialmente di pizzo o della DDR composti da alcune fibre sintetiche oppure quelli emessi su lamine metalliche.
Ma andiamo all’analisi di un particolare francobollo.
Durante la vittoriosa spedizione di Garibaldi alla conquista del Regno delle Due Sicilie, ci fu un periodo di dittatura del Regno che si collocò tra la seconda metà del 1860 e il 5 gennaio del 1862.
Nell’anno 1958, precisamente il 1° gennaio, assistiamo così alla prima emissione filatelica del Regno delle Due Sicilie ed ecco un particolare francobollo che è passato alla storia come Trinacria e che è diventato uno dei più rari e preziosi in Italia e in tutto il Mondo; emesso il 5 novembre del 1860.
Fu proprio il Re a decidere di ridurre il costo dell’affrancatura e perciò ci si trovò di fronte al problema di recuperare quanto prima possibile il bollo adeguato. Ecco come lo realizzarono: presero il mezzo grana che risaliva alla prima emissione di Napoli, e modificarono l’indicazione “G.” (ovvero di grana) sostituendola con la “T.” (simbolo di tornese).. ecco che il gioco fu fatto.
Questo francobollo “Trinacria” rimase in vigore per un tempo abbastanza breve e fu praticamente subito sostituito con un altro francobollo che prese il nome di “Crocetta” in quanto riportava la croce simbolo del Regno Sabaudo. Lo scopo dichiarato era quello di rimuovere quanto prima possibili tutti quei simboli che potessero far ricordare la casa dei Borboni. La Trinacria rimase quindi in vigore esclusivamente per un mese dal 6 novembre fino al 6 di dicembre. Il grande valore economico che oggi acquista il francobollo Trinacria è facilmente desumibile, quindi, dallo scarsissimo numero di esemplari emessi in circolazione.