La monetazione europea ha completamente cambiato “pelle” con l’introduzione dell’euro, la valuta unica comunitaria dapprima utilizzata dai paesi fondatori, che è stata poi adottata da altre realtà del vecchio continente. L’idea stessa di una valuta condivisa è stata oggetto di scetticismo diffuso ma dal punto di vista collezionistico ha lasciato pochi delusi in quanto ogni nazione ha avuto fin dal principio una definita ed effettiva libertà in ambito costitutivo dal punto di vista estetico delle 8 emissioni originali. Le monete, incluse quelle da €1 e €2 sono state fin da subito quelle maggiormente riconoscibili e personalizzate sotto varie tipologie ed aspetti, e l’emissione con l’aquila è una delle più riconoscibili.
Questa moneta da €1 con l’aquila vale una fortuna: ecco quale
Questo perchè l’aquila è il simbolo nazionale della Germania, nonchè una forma simbolica particolarmente antica della cultura tedesca, fin dai tempi dell’impero germanico. La Germania, rispetto a praticamente tutte le altre nazioni ha scelto di utilizzare la medesima raffigurazione dell’aquila araldica per ambo le emissioni che sono anche determinate da un dettaglio che si trova in una lettera, che si trova sul lato inferiore destro della raffigurazione con l’aquila, che indica la provenienza della zecca.
Trattandosi dell’emissione “base” delle monete tedesche, il valore non è alto per la quasi totalità delle monete ma esistono alcuni particolari esemplari molto più ricercati di altri.
La Germania non fa uso di una singola zecca quanto piuttosto di svariate, disposte in parecchie città della nazione. Tra le più rare spiccano le emissioni da €1 del 2004, che riportano il segno della Zecca di Stoccarda (F) e il segno della Zecca di Karlsruhe (G) che sono state concepite specificamente per i collezionisti, quindi trovarne una indica una vendita successiva ottenuta da un kit divisionale.
Il valore di una di queste è variabile, dipendente dallo stato di conservazione dell’esemplare, mediamente da 35 fino a 500 euro.