La candeggina è un liquido molto diffuso e utilizzato per quanto riguarda l’ambito delle pulizie, ma spesso, purtroppo, se ne sottovalutano i rischi derivanti dall’uso improprio. Essa è molto apprezzata in quanto possiede un forte potere igienizzante e disinfettante sulla maggior parte delle superfici. Il principale utilizzo riguarda lo sbiancamento impeccabile dei tessuti bianchi, oppure la diluizione in acqua per il lavaggio e la disinfezione di pavimenti e superfici domestiche. La sua composizione è di natura chimica, anche nota come “ipoclorito di sodio” (NaOCl), che quindi contiene del cloro gassoso disciolto in idrossido di sodio. Proprio per questa ragione, infatti, la candeggina può rilasciare nell’aria dei gas abbastanza pericolosi, specialmente se viene mixata ad altri prodotti chimici. Per fare un esempio, la candeggina unita all’acido muriatico permette la produzione di cloro allo stato gassoso che, se inalato, può causare problemi respiratori gravi.
I danni causati dalla candeggina
Un utilizzo ripetuto e prolungato della candeggina potrebbe risultare nocivo per il nostro organismo, quindi è bene regolarsi in base alle necessità e all’ambiente. Le sue esalazioni, infatti, hanno un’azione irritante che, a lungo andare, danneggia la superficie delle vie respiratorie e favorisce, di conseguenza, le infezioni e l’indebolimento del sistema immunitario. Tra i sintomi più comuni dell’intossicazione da cloro troviamo vertigini, tosse, disturbi respiratori, nausea e congiuntivite. Al fine di evitare questo pericolo, dunque, è bene utilizzare la candeggina in un ambiente sempre ben ventilato, e in caso di primi sintomi, uscire immediatamente all’aperto per respirare aria pulita.
Un altro rischio da non sottovalutare è quello del contatto sulla pelle, in quanto può causare dermatiti ed irritazioni non indifferenti. Questo prodotto, infatti, è molto corrosivo e va utilizzato esclusivamente con i guanti al fine di evitare il contatto diretto con la pelle; se ciò dovesse accadere, è fondamentale sciacquare velocemente la parte interessata sotto abbondante acqua corrente. La candeggina, in quanto prodotto chimico, crea delle vere e proprie ustioni a contatto con la pelle, simili a quelle provocate dal calore, dette “ustioni chimiche“. Quello che succede, infatti, è che i danni causati dall’ustione si presentino solo dopo qualche ora dall’avvenuto contatto, proprio come avviene quando ci ustioniamo al mare con il sole. Quindi potete continuare ad utilizzare la candeggina senza rendervi conto che vi sta facendo molto male. Motivo per cui ribadiamo ancora una volta che vanno prese tutte le precauzioni possibili durante l’utilizzo di questo pericoloso prodotto, primi tra tutti l’utilizzo dei guanti adatti e la ventilazione degli ambienti.