Una rete unica, forte, strategica, di tutti. Utile allo sviluppo del Paese ma anche equidistante per permettere a tutti gli OLO, ovvero gli operatori alternativi, di avere accesso ed offrire servizi innovativi ai consumatori. È caldo in queste settimane il tema della rete unica in fibra, frutto della fusione tra le infrastrutture di TIM e Open Fiber. Ma tra le tante ipotesi ora sul tavolo, quale è la più conveniente per Iliad e per i consumatori?
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Potrebbe sembrare un paradosso ma la rete unica nazionale può rappresentare una grande opportunità di slancio per il mercato libero. Proprio perché oggi, più di ieri, gli operatori possono debuttare sul fisso con offerte vantaggiose in tempi rapidi e senza alcun investimento nell’infrastruttura. Già oggi, grazie ad Open Fiber (che è di fatto già un bel pezzo di rete di Stato), operano nel mercato fibra gestori molto piccoli ma non per questo meno agguerriti sul fronte prezzi.
Come sappiamo, su rete Open Fiber debutterà a breve anche Iliad. E quindi, il quarto gestore mobile sta guardando con attenzione alle grandi manovre che Governo e CDA stanno per far partire sulla questione rete unica nazionale.
L’ipotesi che potrebbe piacere di più ai vertici di Iliad è quella del piano Franco Bassanini – Beppe Grillo riportata da HuffPost. Una rete neutrale che qui abbiamo chiamato equidistante.
Quindi partecipata da TIM ma non controllata. Con alla guida magari Cassa Depositi e Prestiti e che possa vedere anche la partecipazione diretta, sempre in quota di minoranza, degli altri operatori telefonici.
Insomma una federazione di gestori e di interessi che di fatto tolga dal controllo di TIM la rete fisica. Il concetto alla base del ragionamento è che se TIM vende servizi come gestore telefonico, non può contemporaneamente fare il fornitore all’ingrosso per gli altri operatori. Il conflitto d’interessi è grosso ed evidente.
Sulla questione la maggioranza PD – 5Stelle potrebbe non essere sufficientemente solida. Si tratta di un cambio di strategia davvero storico e, come riporta Corcom, TIM è oggi fortemente contraria a perdere il controllo della rete e vuole, anche nell’ipotesi newco (ovvero una nuova società dedicata allo sviluppo e gestione del network) il controllo con almeno il 50,1% delle azioni.
La posizione del Governo sulla questione rete unica è sintetizzata dalle pacate parole del Ministro Gualtieri che cerca ora di smorzare i toni sulla questione controllo TIM. Per Gualtieri serve una rete indipendente e neutrale che permetta il libero accesso, a pari condizioni, a tutti gli operatori telefonici. L’esecutivo quindi prende tempo per convincere TIM, senza la quale si rischia lo stallo totale.
Noi, qui su su 4fan.info, torneremo ovviamente ad aggiornarvi sulla questione non appena ci saranno concrete novità. Ora la parola, come sempre passa a voi.
Cosa ne pensate del progetto rete unica? Cosa conviene secondo voi ad Iliad e ai consumatori italiani? Spazio ai commenti.
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