N0n solo monete rare, ma anche francobolli dal valore incredibile: i collezionisti sono sempre più alla ricerca di questo tipo di oggetti, per via della loro portata storica e culturale. Difatti, i francobolli hanno una storia piuttosto recente, nata a metà dell’800′ e che continua fino ai nostri giorni. Ogni Stato emette i suoi francobolli, e non è raro imbattersi in serie con errori che adesso valgono una fortuna.
Il più curioso e il più quotato fra i francobolli italiani
Stiamo parlando di una serie di francobolli creati nel 1960 in occasione del viaggio in America Latina del presidente della repubblica Giovanni Gronchi. Vennero realizzate tre serie di francobolli, ciascuna per ogni paese che il presidente avrebbe visitato, ovvero Perù. Argentina e Uruguay.
Ma l’emissione più curiosa è proprio quella relativa al Perù, la cui quotazione è schizzata alle stelle, come consuetudine, a causa di un grossolano errore. Difatti, vennero disegnati i confini del Perù nel francobollo dal colore rosato; ma quando questo arrivò all’ambasciatore del Perù in Italia, quest’ultimo si accorse che c’era stato un errore assai grossolano nel delineare i confini della nazione sudamericana. Difatti, secondo i confini riportati nel francobollo, il Perù non aveva nessuna parte dell’Amazzonia. In realtà, nel 1942 parte di quelle terre erano stato sottratte dal Perù all’Ecuador, pertanto l’errore fu clamoroso. Infatti, ci si basò su un atlante realizzato nel 1939, ormai quindi vetusto, per tracciare i confini, causando questo grande imbarazzo.
Subito gli 80 mila esemplari sbagliati furono ricercati dalle poste per essere ritirati, ma alcuni di questi hanno circolato nel mondo in maniera indisturbata generando una vera e propria caccia al tesoro. Difatti, soprattutto se timbrato, acquisisce un valore incommensurabile. Recentemente è stata battuto all’asta per una cifra altissima, superiore ai 30 mila euro, la copia che ha viaggiato verso il Sud America sull’aereo del presidente Gronchi.