Le fragole: nonostante siano considerate dei frutti dal punto di vista nutrizionale, non lo sono però dal punto di vista botanico, in quanto i frutti veri e propri sono i cosiddetti acheni, cioè i “semini” gialli che si notano sulla loro superficie. Esse sono, infatti, dei “falsi frutti” o “frutti aggregati” perché derivano da un fiore che aveva più pistilli che dopo le fecondazione, ha formato un achenio e la parte rossa non è altro che il ricettacolo ingrossato.
Sono sicuramente ricche di benefici per la nostra salute e davvero buonissime da gustare come un dessert, sono infatti ritenute le regine della tavola ma bisogna prestare particolare attenzione nel momento in cui vanno pulite.
Lo sappiamo, la maggior parte di noi si limita semplicemente a passarle sotto il getto dell’acqua e poi a rimetterle all’interno del frigorifero ma questo è un vero e proprio errore, perché esse sono dei frutti che tendono ad assorbire i liquidi quindi si devono lavare solo quelle che saranno effettivamente mangiate.
Altra cosa, il picciolo non è solo di bellezza: perché?
Un errore da non commettere mai è quello di tagliare il picciolo prima di lavarle in quanto, senza di esso, è più facile che le sostanze presenti sulla buccia del frutto entrino all’interno della polpa, oltre anche a far entrare l’acqua che lava via il sapore: il picciolo va quindi tolto soltanto dopo che le fragole si siano asciugate.
Ma come si devono lavare?
I sistemi più sicuri sono sicuramente due: il primo è il lavaggio ad ammollo con aceto di mele o di con del vino e il secondo è il lavaggio con acqua e bicarbonato. Basta soltanto immergerle per pochissimi minuti, prima di sciacquarle per bene ma è bene fare attenzione a non lasciarle per troppo tempo a bagno; se usate l’amuchina, inoltre, ricordate che ne bastano davvero minime gocce.
L’ultimo passaggio infine, riguarda la fase dell’asciugatura che prevede inizialmente un accurato risciacquo e subito dopo un’asciugatura attenta con l’ausilio di panno pulito oppure con della carta assorbente.