Le truffe di phishing non si fermano e spingono nell’occhio del ciclone anche il colosso dell’Agenzia delle Entrate; svariate sono le comunicazioni che quest’ultima sta provvedendo a fare nel tentativo di ragguardare la gente: ma vediamo più da vicino che cosa sta succedendo.
Il phishing, nel caso tu non sappia di cosa stiamo parlando, è una nuova tipologia di truffa esclusivamente telematica che, purtroppo, sta prendendo piede rapidamente e, con rammarico, dobbiamo ammettere che è quella che totalizza più vittime. Il funzionamento è abbastanza semplice; nella maggior parte dei casi, il mal capitato riceve un messaggio o un e-mail che ha come mittente un’ente o un’azienda importante di cui non si pensa nemmeno minimamente di dubitare. Lo scopo del truffatore, infatti, è spacciarsi per la vostra compagnia elettrica, il vostro operatore telefonico, il vostro gestore internet o peggio: la vostra banca. In questo modo, essendo già a conoscenza di quanto l’azienda che vi scrive sia seria, il pensiero che possa trattarsi di una truffa non vi sfiora minimamente.
Attraverso una banale comunicazione nel testo del messaggio, poi, il presunto mittente vi informa di qualche modifica da effettuare sul vostro conto, o sulla vostra area personale, o, insomma, in un determinato account. Mediante un link sottostante, poi, sarete abilmente esortati a cliccarvi per accedere a quella che crediamo essere la nostra area riservata ed inserire i nostri dati. In questo caso, a discrezione dell’obbiettivo della truffa, potremmo essere portati ad inserire i dati di accesso di un qualche social media, di un conto corrente o, peggio, i dati sensibili della nostra carta. In questo modo, prima che abbiate il tempo di rendervene conto, sarete già cascati in questo infimo tranello!
La comunicazione dell’Agenzia delle Entrate
Anche l’Agenzia delle Entrate, come accennavamo prima, è rimasta vittima, con il suo buon nome, di una truffa simile. Moltissime persone, infatti, proprio in questo periodo, stanno ricevendo messaggi da parte di qualcuno che si spaccia per l’ente e richiede di accedere alla propria area personale ed inserire i dati bancari. In questo messaggio, ad esempio, il truffato è informato del fatto che è creditore di un presunto rimborso da parte dell’Agenzia, e l’inganno avviene ad hoc senza che questo nemmeno che ne renda conto. Molti dei mal capitati, infatti, potrebbero essere realmente in attesa di un rimborso, il che rende davvero impensabile credere che si stia trattando di una truffa. Per confermare la veridicità di quanto detto, potrete recarvi tranquillamente sul sito ufficiale dell’ente e leggere alcuni dei messaggi che sono stati recapitati di cui, chiaramente, l’Agenzia delle Entrate si discolpa.