Tra le monete più belle che possiamo vantare per la Repubblica italiana, ci sono anche diversi esemplari appartenenti al vecchio conio. Tra questi ne spicca uno in particolare che non solo è di una bellezza apprezzata da tutti i collezionisti più esperti nel settore, ma vale anche un sacco di soldi; vediamo di quale stiamo parlando.
500 Lire d’argento
Come avete appena letto, parliamo proprio delle 500 Lire d’argento, poichè non tutti probabilmente ricordano che oltre alle 500 bimetalliche con la testa alata, in Italia abbiamo avuto per diversi anni anche quelle tutte in argento. La bellezza di questa moneta, inoltre, oltre che per il materiale stava nel disegno che vi è era rappresentato sopra e ne esistevano tre versioni: quella con le Caravelle di Colombo, quelle per il Centenario dell’unità d’Italia ed infine quelle con il sommo poeta Dante Alighieri che abbiamo ancora oggi nella moneta da 2€. La coniazione di tutti questi esemplari, iniziò nel lontano 1957 e terminò nel 2001, e sappiamo con certezza che, nel 1957 almeno 2.200 esemplari furono stampati con la scritta “prova” per un omaggio ai Parlamentari.
Un altro particolare interessante, inoltre, è la grandezza: pensate che queste monete avevano un diametro di oltre 3 centimetri ed un peso che superava gli 11 grammi, dunque anche sotto questo aspetto, una signora moneta. Ma andiamo ad analizzare insieme l’esemplare oggetto di questo articolo: le 500 Lire con le Caravelle, ed in particolare, l’edizione di prova coniata nell’anno 1957.
Questa moneta si differiva rispetto a quella che poi entrò in circolazione soltanto per la piccola scritta “prova” in basso sulla sinistra, mentre per il resto, era identica a quella di serie. Al dritto dell’esemplare, si trova il volto di una donna di profilo vestita in abiti tipici di quegli anni, si tratta della moglie dell’autore del disegno: Gianpaoli. Attorno al ritratto, poi, tutto intorno alla circonferenza, si trovano 21 stemmi di diverse città, 19 dei quali perfettamente visibili, gli altri semicoperti dalla figura; mentre in basso, c’è la firma dell’autore.
Al verso della moneta, invece, si trova una magnifica raffigurazione delle tre caravelle di Colombo che, a causa del modo in cui furono rappresentate le vele, suscitarono sin da sempre numerose polemiche poichè definite “al contrario”. Pensate che le chiacchiere furono talmente tanto rilevanti che fu necessaria la precisazione di un esperto il quale ci tenne a specificare che le vele non erano state rappresentate al contrario; bensì le navi viaggiavano di bolina stretta (controvento) e dunque non c’è nessun errore nella loro raffigurazione.
Ma è qui che arriva il bello, perchè, come saprete, il mondo del collezionismo ha questo modus operandi: più è rara e ricercata una moneta, maggiore è il valore che le si attribuisce; ebbene, sappiate che ognuno di questi 2200 esemplari di prova può valere dai 3 ai 12 mila Euro.