Oggi parleremo del franco francese ovvero della valuta ufficiale della Francia prima dell’introduzione dell’euro che era diviso in centesimi e che era valuta legale anche nel principato di Monaco ed Andorra. Il primo franco fu battuto in Francia nel 1360 ed era uno scudo da 3,87 grammi d’oro fino che valeva praticamente 20 soldi; poi con la Rivoluzione francese, il franco divenne la sola ed unica moneta legale.
Nel 1865 fu creata l’Unione monetaria latina che definiva i principi di uniformità monetaria in termini di peso e titolo del metallo per le monete di quattro paesi, ai quali si unì anche la Grecia qualche anno dopo. Ma dopo la prima guerra mondiale e la conseguente crisi economica e monetaria, il “franco germinale” fu sostituito dal “franco Poincaré”.
Durante la seconda guerra mondiale, le zone liberate utilizzarono per un certo periodo diverse denominazioni del franco legate al dollaro americano, ma il franco Poincaré tornò abbastanza velocemente ad essere la moneta ufficiale nel territorio metropolitano. Come ben sappiamo, il 1º gennaio 1999 entrò infine in vigore l’euro, il cui tasso di cambio con il franco era stato fissato il giorno precedente in 6,55957 franchi francesi per 1 euro.
Da quel momento il franco rimase in vigore esclusivamente come “espressione non decimale dell’euro”, anche se le monete e le banconote continuavano ad essere chiamate in franchi ma per tutte le forme di pagamento “non-fisiche”, da quella data in poi, venne adottato soltanto l’euro. Per ultimo, nel 2002, con l’effettiva entrata in circolazione delle monete e banconote in euro, si aprì una fase di doppia circolazione che è durata fino al 17 febbraio di quell’anno.
Andando adesso al centro dell’articolo ed analizzando le monete francesi, dobbiamo citare la Moneta in Oro da 500 Franchi Francesi che raffigura, nella testa, l’imperatore Carlo Magno e la commemorazione della sua quinta repubblica e nel rovescio, invece, i 3 emblemi della Repubblica francese quali “Libertà, uguaglianza e fraternità”. Si tratta di una moneta che è stata coniata nell’anno 1990 e denominata 70 ECUS il cui titolo (ovvero la percentuale di Oro contenuto nella moneta) è pari al 920.00 ‰, cioè oro per 9,2 parti su 10.
Questa particolare moneta d’oro, tenuta in buono stato di conservazione Fior di Conio quindi praticamente perfetta, assume oggi un valore importante e notevole arrivando alla cifra di ben €500 ciascuna.
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