Vi sarete sicuramente accorti, nei giorni scorsi, che il prezzo della benzina, del diesel e persino quello del gas è lievitato ancora, e precisamente a cominciare da pochi giorni prima della Santa Pasqua. Visti i giorni di Pasqua, del ponte del 25 Aprile ed il prossimo primo Maggio date perfette per spostarsi prettamente in auto, effettivamente, anche alle menti meno complottiste sorge il dubbio che si possa trattare di una semplice speculazione. È risaputo, infatti, che l’italiano medio, in situazioni di vacanza del genere, preferisce muoversi in macchina piuttosto che in treno od aereo, prediligendo viaggi nelle vicinanze e con costi più contenuti. Ma siamo davvero sicuri che questa scelta sia la più conveniente?
Visti i rialzi dell’ultimo mese, in effetti, sia Codacons che Assoutenti, associazioni entrambe dedite alla tutela dei diritti dei consumatori, hanno provveduto a richiedere al Governo un accertamento in merito al rialzo dei prezzi direttamente mediante la Guardia di Finanza. Anch’essi, in effetti, visti i giorni di festa, hanno avito il dubbio fondato che potesse trattarsi di semplici speculazioni; ma se così non fosse? Siamo sicuri di non essere nuovamente sulla rampa di lancio per una nuova e più aspra ondata di inflazione? Cosa accadrà se i costi del carburante lieviteranno ancora?
Prezzo del carburante sempre più in crescita: le conseguenze
Se così fosse, purtroppo, visti i precedenti, non si tratterebbe di nulla di buono. Il costo del carburante, in effetti, è quello che, insieme all’energia elettrica ed il gas metano, influisce maggiormente sull’inizio ed ascesa dell’inflazione. Sono moltissime, infatti, le aziende che consegnano la loro merce ai supermercati su ruota, ciò significa che tutto ciò che arriva nei punti vendita avrà un prezzo maggiore a causa dei costi di trasporto; così anche per l’energia elettrica e per il gas, cosa che influirà di nuovo pesantemente sul costo delle utenze della casa e della vita in generale; come si sente dire più spesso ultimamente, “tutto aumenta”.