Ogni hanno ci troviamo di fronte sempre allo stesso quesito, il pagamento del canone Rai è esteso a tutti i cittadini italiani? Inoltre, è possibile essere esentati da questa tassa nel caso in cui si appartenesse a specifiche categorie di soggetti? Esso si presenta come una vera e propria tassa che esiste da ormai più di 80 anni, da quando ancora si aveva come principale mass media la radio e pertanto era necessario attivare un abbonamento facoltativo per usufruire ti certe stazioni in particolare. Entra per scoprire in breve tutto quello che c’è da sapere su questa questione.
Canone Rai: requisiti per l’esenzione
Tornando sommariamente al discorso precedente, il costo del sopra citato abbonamento era solamente di 8 lire all’anno, in seguito, ed i particolare con la diffusione massiccia del televisore nelle case di sempre più italiani, il prezzo raggiunse la cifra 15.000 lire, successivamente però venne attuata una distinzione nel prezzo addirittura tra quelli che ancora possedevano una tv in bianco e nero e quelli che di già avevano ottenuto una televisione a colori. Al giorno d’oggi ci troviamo di fronte ad una quota di 90 € all’anno, inoltre, è rilevante citare che questo è l’ultimo anno in cui troveremo il canone direttamente presente nel conteggio della bolletta della luce.
Dal 2016 a seguire, il pagamento dell’ammontare dovuto viene suddiviso in rate da 9 € mensili per i primi 10 mesi; a partire invece dal 2023, come già anticipato sopra, il canone Rai non sarà più presente nel conteggio della bolletta ed, inoltre, si attendono ancora notizie riguardo il nuovo metodo di pagamento che verrà adottato. Spostando il focus sull’argomento più interessante, parliamo adesso di tutti quei soggetti che saranno esenti dal versamento di questa tassa anche per motivazioni riguardanti l’età anagrafica; tra queste categorie troviamo:
- coloro i quali dimostreranno di non avere in casa un televisore sia di proprietà che appartenente ad altri familiari residenti sotto lo stesso tetto;
- i soggetti lavoratori della protezione civile e/o militari che svolgono un servizio nel nostro territorio, senza che però siano in possesso sia della residenza che della cittadinanza italiana;
- impiegati e funzionari consolari;
- tutti i cittadini che ormai hanno superato i 75 anni di età e che possiedono un reddito uguale o inferiore agli 8000 euro annuali.