Il bonifico bancario, è sicuramente uno dei modi più facili e legali per mandare una somma di denaro da un conto corrente all’altro. Sin da quando abbiamo iniziato a familiarizzare con questa operazione, infatti, la usiamo facilmente ed assai di frequente. Se ci fate caso, anche con l’avvento di svariate app di banking da cui possiamo gestire il nostro conto corrente con un tap, fare operazioni del genere è ormai diventata una pratica semplice e fattibile in un paio di minuti. Ad arricchirne la comodità, ci sta il fatto che abbiamo la facoltà di impostare noi stessi un bonifico periodico, e cioè che parte ogni mese recapitando una stessa somma di denaro allo stesso conto corrente, una volta al mese; utilissimo, ad esempio, per quanto riguarda il pagamento dell’affitto o di un qualche finanziamento di cui abbiamo avuto necessità.
Limiti e controlli fiscali
Per quanto riguarda i limiti, dobbiamo aprire una piccola parentesi. Effettivamente non esiste nessun limite di denaro da potersi scambiare; in alcuni casi, però, è necessario che il bonifico si accompagnato da una comunicazione formale che conferma lo spostamento. Questo avviene nel caso in cui si tratti di trasferimenti bancari tra due persone che si trovano una al di furori dell’area SEPA ed una all’interno, o viceversa.
Nel caso in cui si stia cercando di importare del denaro da fuori l’area SEPA, ad esempio, il limite massimo è di 15.000€; oltre questa cifra, è necessaria una segnalazione all’Agenzia delle Entrate che confermi e giustifichi lo spostamento. Al contrario, invece, se si vuole mandare una somma fuori dall’area SEPA il limite si stanzia a 12.500. Oltre quella somma, si necessita di una comunicazione valutaria statistica.
Ciononostante, la presenza di questo limite immaginario non significa che ci sia una somma massima oltre il quale non è più possibile trasferire denaro, bensì si tratta solo di una pratica che, se arricchita da un documento che la giustifica, non va a destare sospetti per eventuali accertamenti fiscali.