Hai ancora questi 2 euro? Ecco quanto possono valere, pazzesco

La storia europea della moneta è considerabile una delle maggiormente interessanti fin da prima dell’arrivo dell’euro nelle vite dei cittadini comunitari, in quanto il Vecchio Continente ha alle spalle una storia molto “frammentata” tra le varie nazioni che si è riflettuta anche sulle varie emissioni, anche se l’euro ha comunque portato il concetto di condivisione delle varie monete, che pur mantenendo lo stesso valore tra le varie realtà ha permesso di realizzare concetti di moneta molto diversificati e vari, ad esempio i 2 euro rappresentano da molti anni una forma molto ambita per i collezionisti.

Hai ancora questi 2 euro? Ecco quanto possono valere, pazzesco

Questo principalmente per due motivi: il primo è legato al valore facciale che è il più alto delle tradizionali monete dell’euro, ed il secondo, ben più rilevante fa capo alle emissioni commemorative, che esistono dal 2004, e sfruttano proprio il formato da 2 euro per essere realizzate.

I 2 euro commemorativi hanno quindi lo stesso valore facciale, e condividono con tutte le altre l’aspetto principale, ossia quello con la tradizionale nomenclatura con il valore e la cartina dell’Europa, ma presentano un aspetto alternativo a tutte le altre, realizzate dallo stesso continente.

Ogni nazione infatti sceglie in maniera libera cosa porre sul lato della propria moneta da 2 euro (ad esempio l’Italia ai tempi ha optato per il volto di Dante Alighieri) mentre le commemorative, realizzate da tutte le nazioni dell’Eurozona, sono versioni ancora differenti, ma sensibilmente più rare perchè  incentrate sulla produzione di anni specifici e definiti, spesso proprio dalla natura stessa della moneta, che è bimetallica in due versioni, essendo realizzata in leghe diverse, come per la versione da 1 euro, ma a parti invertite.

La prima forma di 2 euro commemorativo infatti risulta essere stata realizzata dalla Grecia, in occasione dei giochi Olimpici tenuti in questo specifico anno, dato il buon riscontro in termini di percepibilità queste emissioni sono state mantenute nel concetto, ed ancora oggi si tratta di qualcosa di assolutamente ambito dai collezionisti, in quanto solo tenendo in considerazione solo le monete commemorative, esistono più di 400 varianti. L’Italia curiosamente rapprsenta una delle realtà più prolifiche in tal senso, in quanto dal 2004 in poi ha emesso almeno una versione di queste monete.

L’intento effettivo serve ad accomunare le varie nazioni anche culturalmente sotto queste monete che sono maggiormente ricercate anche per la loro stessa natura simbolica, in parecchi casi il loro aspetto diverso salta rapidamente all’occhio perchè presenta simbologie territoriali molto evidenti.

Non tutte sono uguali come tiratura e quindi come “fama” tra i collezionisti, molto del valore è dato proprio dalla reperibilità ma anche dall’ambizione e dalla moda del momento, nonchè dal fattore culturale di una determinata emissione, in quanto quasi sempre sono scelti volti, simboli o altre raffigurazione specifiche, ed è bene ricordare che anche le nazioni di piccola estenzione territoriale hanno la possibilità di sviluppare le emissioni commemorativi.

Una delle più famose è sicuramente la prima emessa dal Principato di Monaco: questa versione della 2 euro è considerabile una delle emissioni di “pregio” in quanto la prima concepita per essere appannaggio di pochissimi che ne avevano richiesto lo sviluppo: realizzata dalla Zecca di Parigi, è nota per essere la 2 euro con il volto di Grace Kelly, figura importantissima della storia recente del Principato ma anche del mainstream del 20° secolo in quanto l’ex attrice di Hollywood nel secolo scorso decise di abbandonare la recitazione quando era al culmine per andare in sposa al sovrano Ranieri III.

Nel 1982 la principessa poco più che cinquantenne trovò una morte prematura a causa di un incidente d’auto, ed a distanza di 25 anni Monaco ha deciso di dedicarle proprio questa emissione, che se da un lato è identica a qualsiasi altra da 2 euro, l’altra estremità reca proprio il volto della celebre attrice, di profilo. Circa 20 mila esemplari sono stati sviluppati con tale effige, quasi tutti custoditi in versioni speciali da collezione, proprio a testimoniare l’importanza e la rarità, che  traspare anche nel valore: si parla infatti di migliaia di euro per un esemplare tenuto perfettamente, circa 2500 euro al dettaglio, ma in diverse aste svariati esemplari sono stati venduti a cifre molto superiori, in alcuni casi anche per oltre 10 mila euro.

Non è l’unico esemplare da 2 euro commemorativo che ha visto il proprio valore già ingente, aumentare molto, anche se va comunque ricordato che la maggior parte di queste emissioni essendo stata concepita in elevate quantità, non valgono più del valore facciale, discorso diverso, come abbiamo visto per le piccole realtà, come il Vaticano o proprio Monaco.

Il piccolo principato che è una realtà dipendente dal punto di vista statale, pur essendo collegato allo stato francese, oltre all’emissione con Grace Kelly vanno menzionati anche altri esemplari, come quelli del 2015, coniati anche in questo caso in un numero ridotto di esemplari, nello specifico per commemorare  l’800° Anniversario della costruzione della Fortezza della Rocca, edificio simbolo del principato che infatti è anche presente su uno dei lati dell’emissione stessa, non a caso sono visibili i due anni 1215 e 2015 oltre alla scrita in francese FONDATION DE LA FORTERESSE, ovviamente fondazione della Fortezza, che è presente anche presso diverse emissioni filateliche, in quanto corrisponde ad un edificio che viene considerato come il più antico della piccola nazione monegasca.

Emissione molto ambita, vale da qualche centinaia di euro se in buono stato (senza difetti troppo visibili), ma può toccare i 900 euro se in condizioni perfette.

Valutazione non troppo differente neanche per una specifica emissione della Città del Vaticano, realtà che come per Monaco ed altre piccole nazioni non fa parte dell’Unione Europea, ma trattandosi di micronazioni che sono comunque correlate a quelle più grandi: un esempio è proprio l’emissione del 2005, coniata per commemorare la XX Giornata mondiale della gioventù, essendo presente la Cattedrale di Colonia sovrastata da una stella cometa, simbolo della cristianità e della rinascita.

Sensibilmente meno rara di altre monete di questo tipo, questa versione è comunque in grado di portare un sostanzioso guadagno nei confronti del proprietario, un esemplare in buono stato vale più di 80 euro, uno in ottime condizioni fino a 150, il valore massimo è pari a circa 220 euro.

Luca Macaluso

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